Barbara d’Urso mai vista così: “E ora ristabiliamo la verità”
Barbara d’Urso intraprende azioni legali contro Naike Rivelli a seguito di insinuazioni e commenti diffamatori
L’accusa e la risposta
Barbara d’Urso ha deciso di querelare Naike Rivelli per le dichiarazioni fatte su Instagram nel 2019, in cui quest’ultima aveva fatto insinuazioni pesanti sulla vita privata della conduttrice. Queste affermazioni non sono passate inosservate e hanno portato Barbara a cercare giustizia in tribunale. “E adesso iniziamo a ristabilire alcune verità,” ha dichiarato Barbara d’Urso attraverso il suo profilo Instagram, segnalando l’inizio di un processo volto a chiarire i fatti e a tutelare la sua immagine.
I dettagli della querela
La contesa non riguarda semplici battibecchi o critiche al lavoro televisivo di Barbara d’Urso, ma si concentra su accuse specifiche e molto serie. Naike Rivelli è stata processata per diffamazione aggravata, avendo sostenuto che Barbara avesse “un amante in Mediaset” con “espressioni sessiste e locuzioni di irripetibile volgarità”. Queste parole sono state ritenute sufficientemente offensive da giustificare un’azione legale, con la Procura di Alessandria che ha deciso di portare il caso in tribunale.
La dinamica della campagna denigratoria
Oltre alle accuse specifiche, il legale di Barbara d’Urso ha sottolineato come le esternazioni di Rivelli fossero parte di “una ossessiva campagna denigratoria” che ha incluso “numerosissimi post e video-messaggi contro Barbara d’Urso“. Questa attitudine non sembra essere stata mitigata dalla disponibilità a una composizione bonaria espressa da Rivelli solo all’udienza, una mossa vista come un tentativo di pentimento tardivo e poco sincero.
Le recenti dichiarazioni di Naike Rivelli
In un curioso sviluppo, Naike Rivelli ha recentemente espresso parole di difesa nei confronti di Barbara d’Urso in seguito al suo addio a “Pomeriggio 5”, mostrando una complessità nei sentimenti e nelle posizioni che va oltre la mera contesa legale. “Effettivamente guardando questa nuova versione del programma ci manca la d’Urso!” ha affermato Rivelli, nonostante il passato turbolento e le questioni legali ancora in corso.