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Service Tax 2014: tutto sulla nuova tassa che sostituirà Tares ed Imu

Service Tax 2014:  tutto sulla nuova tassa che sostituirà Tares ed Imu

Niente di nuovo sotto il sole. Come previsto l’Imu è stata formalmente cancellata ma verrà compresa insieme alla Tares, anch’essa mandata in pensione, dalla nuova Service Tax 2014.

La legge di stabilità definirà dei parametri standard in base ai quali i sindaci dei comuni andranno a determinare aliquote ed esenzioni considerando i metri quadri o le rendite così da limare alcune discrepanze del catasto; la nuova tassa interesserà anche gli inquilini non proprietari poiché usufruiranno di servizi quali l’illuminazione pubblica e la raccolta dei rifiuti.

Questa volta contrariamente a quanto è accaduto in conseguenza delle varie riforme, il governo ha garantito che la pressione fiscale sarà inferiore rispetto all’Imu pagata attualmente.

E’ vero che l’Imu viene anche abolita sui terreni agricoli e sugli appartamenti invenduti mentre sino ad ora per questi ultimi il costruttore provvedeva al pagamento.

La nuova Service Tax si comporrà di due parti: la prima sostituirà fondamentalmente la Tares poiché finanzierà la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani, la seconda servirà a coprire i costi dei servizi indivisibili quali ad esempio l’illuminazione pubblica; saranno dunque i comuni a determinare gli importi una volta ratificata la legge di stabilità.

E’ stato in ogni caso stabilito, per fugare ogni dubbio, che ci sia un limite massimo al prelievo fiscale.

Le tariffe seguono dei parametri ben precisi che tengono conto della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti per ogni superficie valutando anche le attività svolte ed il costo per il servizio della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Già dall’ultima rata che i contribuenti riceveranno, saranno contenute le tariffe ricalcolate secondo le nuove modalità anche se non dobbiamo dimenticare che la Tares verrà eliminata dal prossimo anno e per il 2013 va pagata.

Un discorso a parte meritano invece vari servizi cosiddetti indivisibili quali manutenzione delle strade, costi per la polizia locale, illuminazione pubblica, per i quali saranno chiamati a concorrere per le spese tutti i cittadini del comune che siano proprietari o inquilini; il gettito previsto risulta pari a quello dell’Imu affinchè i bilanci comunali non ne siano stravolti e in ogni caso saranno approvati a fine novembre piuttosto che a settembre proprio in vista di questi cambiamenti.

La buona notizia è che la nuova tassa dovrebbe essere un po’ meno costosa dell’Imu poiché lo stato contribuirà per circa 2 miliardi, mentre per la tassa rifiuti come ribadito dal ministro Saccomanni tutto rimane invariato.

Rassicurazioni giungono anche dal premier Enrico Letta che ha affermato: “Non sarà un’Imu mascherata” garantendo una minore pressione fiscale nei confronti delle famiglie italiane, ma per esserne sicuri bisognerà attendere tutti dettagli per trarre le dovute conclusioni.

Anche il vicepremier Angelino Alfano ha usato parole entusiaste per esprimere l suo parere: “ Faccio fatica a nascondere la mia grande soddisfazione. I tg e i giornali di domani porteranno nelle case degli italiani una bellissima notizia: gli italiani dovevano pagare una tassa e non la pagheranno. E’ un provvedimento fatto nel modo giusto, è tax free “.