Fiona May premia la figlia Larissa Iapichino e le due donne non trattengono le lacrime
Un emozionante momento di orgoglio tra Fiona May e Larissa Iapichino suona il campanello della nostalgia durante la cerimonia di premiazione agli Europei, dove madre e figlia rievocano un vecchio spot pubblicitario.
Quando Larissa Iapichino, quasi per caso, ha deciso di seguire le orme della madre Fiona May, ex campionessa di salto in lungo, forse non immaginava di ritrovarsi un giorno a celebrare le proprie vittorie sullo stesso podio della madre. La commozione durante la premiazione degli Europei di Roma, dove Larissa ha conquistato l’argento, è stata palpabile. Entrambe, con gli occhi lucidi, hanno trattenuto a fatica le emozioni, ricordando i giorni in cui giravano uno spot pubblicitario insieme. “Me l’hanno detto all’ultimo che ci sarebbe stata lei,” ha dichiarato Larissa dopo la gara. “Mi stavo per emozionare. L’ho guardata negli occhi e le ho detto: mamma non piangere, altrimenti lo faccio anche io.”
L’eredità di una campionessa
La passione per l’atletica non è stata l’unica eredità ricevuta da Larissa da sua madre. I ricordi di uno spot girato insieme per una nota marca di merendine sono tornati alla mente durante questi momenti di trionfo. Tuttavia, all’epoca, una giovanissima Larissa non vedeva ancora l’atletica nel suo futuro. “Odio stare al centro dell’attenzione,” aveva ammesso in un’intervista, rievocando il suo imbarazzo per quelle riprese. Queste esperienze, per quanto imbarazzanti, hanno tuttavia forgiato il carattere di una campionessa che oggi affronta ogni sfida con determinazione.
Superare le ombre per brillare di luce propria
Essere la “figlia di” ha posto su Larissa un peso notevole di aspettative, ma lei ha saputo trasformare la pressione in una leva per il proprio successo. Adesso, con la grinta di chi ha qualcosa da dimostrare, affronta ogni competizione con uno spirito rinnovato. L’orgoglio di Fiona per le conquiste della figlia è un tesoro che entrambe custodiscono gelosamente. “Mamma è molto orgogliosa di me. E pensare che quando ero una ragazzina non volevo saperne niente di tutto questo.”