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“Da dipendente a fratello” il ricordo del titolare del bar, di Luca Pupillo, il bartender morto a 26 anni per incidente stradale

Luca Pupillo e Carmelo Licata: un legame fraterno spezzato da una tragedia

Da colleghi ad amici inseparabili

L’amicizia tra Luca Pupillo e Carmelo Licata è nata nel 2021 tra i banconi di un bar in Abruzzo. In breve tempo, la loro relazione professionale si è trasformata in un legame profondo, paragonabile a quello tra fratelli.

Purtroppo, questo forte legame è stato tragicamente interrotto dalla prematura scomparsa di Luca, morto a soli 26 anni in un incidente stradale avvenuto sabato mattina sulla Colombo. Carmelo ricorda con commozione il momento in cui ha ricevuto la terribile notizia: “Quando un nostro amico mi ha scritto per darmi la notizia non potevo crederci. Ascoltavo il messaggio vocale e pensavo che fosse impossibile”.

Un talento innato riconosciuto da subito

Il primo incontro tra Luca e Carmelo avvenne quando Luca inviò il suo curriculum al bar di Giulianova dove Carmelo lavorava. Sebbene Luca non avesse esperienza, qualcosa in lui colpì immediatamente Carmelo. “Quando ho ricevuto il curriculum di Luca ho visto che non aveva esperienza, ma qualcosa mi diceva che era bravo. E non mi sbagliavo,” racconta Carmelo. In meno di un anno, Luca divenne un professionista di grande talento, aiutando il locale ad entrare nella lista dei 500 migliori bar. Il suo innato talento e il suo carattere lo portarono rapidamente ad attirare l’attenzione di importanti figure nel settore, fino a ottenere una posizione di rilievo presso l’hotel Bulgari in Roma.

Un’eredità di gentilezza e professionalità

Luca Pupillo non era solo un professionista eccezionale, ma anche una persona di grande umanità. “Non era solo un gran professionista, era anche una persona stupenda che riusciva a essere amico di tutti, dentro e fuori dal bar,” raccontano coloro che hanno lavorato con lui. La sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di colleghi, amici e clienti. Un residente dell’Infernetto, dove Luca viveva, ricorda: “Aveva un sorriso contagioso che metteva sempre di buon umore”. La famiglia di Luca, composta dal padre Alessandro, dalla madre Elisabetta e dalla sorellina più piccola, è ora affranta per la sua scomparsa.