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Pescara, vigile del fuoco cade nella tromba dell’ascensore vuota, precipita per dieci metri

Dramma sfiorato a Pescara: vigile del fuoco cade nella tromba dell’ascensore

Incendio in una palazzina abbandonata: intervento rischioso per un vigile del fuoco

Un dramma sfiorato nella notte tra il 5 e il 6 luglio a Pescara, dove un caposquadra dei vigili del fuoco è intervenuto per domare un incendio scoppiato al terzo piano di una palazzina abbandonata in via Tavo. Durante l’operazione, il vigile è caduto nella tromba dell’ascensore vuota, precipitando per circa dieci metri. Fortunatamente, l’uomo ha riportato solo lievi ferite, grazie ai sacchi dell’immondizia ammassati sul fondo che hanno attutito l’impatto, salvandogli la vita. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Pescara per accertamenti, ma non ha riportato lesioni gravi. L’episodio mette in luce i pericoli costanti affrontati dai vigili del fuoco, specialmente in edifici abbandonati e malridotti.

Riflessioni sulla sicurezza: un ricordo di Clelia Ditano

Questo incidente fortunatamente non ha avuto conseguenze tragiche, ma riporta alla memoria il caso di Clelia Ditano, una giovane di 25 anni che ha perso la vita cadendo per oltre dieci metri nella tromba dell’ascensore della palazzina dove abitava con i genitori nel Brindisino. Le similitudini tra i due episodi evidenziano la necessità di maggiore sicurezza e manutenzione negli edifici, sia abitati che abbandonati. La vicenda di Pescara serve come un promemoria della fragilità delle strutture abbandonate e del coraggio e del rischio che i vigili del fuoco affrontano quotidianamente nel loro lavoro di protezione della comunità.