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L’atleta belga Jolien Vermeylen, “Ho nuotato nella Senna, ho visto e annusato cose che non voglio pensare”

Problemi di salute nella Senna durante le Olimpiadi di Parigi

Durante le Olimpiadi di Parigi, la triatleta belga Jolien Vermeylen ha espresso la sua preoccupazione e disgusto dopo aver partecipato alla prova di nuoto nel fiume Senna. “Ho bevuto molta acqua… chissà se mi ammalo oppure no”, ha detto, descrivendo le sue preoccupazioni per la qualità dell’acqua. Vermeylen ha attaccato gli organizzatori per aver ignorato i pericoli per la salute, dichiarando che l’evento è stato permesso per evitare l’imbarazzo di annullarlo. “Era oggi o mai più”, ha sottolineato, evidenziando come la pressione per non posticipare nuovamente la gara abbia prevalso sulla sicurezza degli atleti.

Nonostante le piogge torrenziali del giorno precedente, la competizione è stata autorizzata, suscitando stupore tra gli atleti. Vermeylen ha messo in discussione la veridicità dei controlli sulla qualità dell’acqua, dichiarando: “Se la gara non si fosse svolta, sarebbe stata una vergogna per tutta la Francia”. Anche altri atleti hanno notato un peggioramento delle condizioni della Senna dopo i temporali, sollevando ulteriori dubbi sulla sicurezza della competizione.

Proteste e preoccupazioni sulla sicurezza nella Senna

La Senna è nota per il suo inquinamento storico, e le immagini del canadese Tyler Mislawchuk che vomita “dieci volte” durante la gara hanno ulteriormente alimentato le critiche. Vermeylen ha descritto la sua esperienza come uno dei ricordi più spiacevoli della sua carriera, dicendo: “Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e visto cose alle quali è meglio non pensare”. Nonostante le precauzioni prese, come assumere probiotici e Yakult, rimane preoccupata per le possibili conseguenze sulla salute. “Non posso fare di più”, ha ammesso, mostrando il suo scetticismo riguardo alla sicurezza della gara.

Le polemiche riguardo alle condizioni della Senna continueranno a influenzare gli eventi futuri. Lunedì 5 agosto si terrà l’ultima competizione di triathlon, la staffetta mista, e il comitato organizzatore cerca di rassicurare atleti e pubblico. Anne Descamps, portavoce del comitato, ha dichiarato: “Teniamo sotto controllo la situazione e monitoriamo tutti gli indicatori per i prossimi eventi”. Tuttavia, la fiducia nelle misure di sicurezza rimane bassa tra molti partecipanti, che dubitano dell’efficacia delle bonifiche e della reale priorità data alla salute degli atleti.