Il padre di Giulia Cecchettin esprime il suo disappunto, “Dialogo di Turetta non andava divulgato, preoccupato per il fratello di Filippo”
Gino Cecchettin esprime il suo disappunto per la pubblicazione delle intercettazioni
“Non sta a me giudicare l’operato e le parole di un padre, ma quelle intercettazioni del papà di Turetta in carcere non dovevano essere divulgate,” ha dichiarato Gino Cecchettin, il padre di Giulia, la ragazza tragicamente uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta nel novembre dello scorso anno. Questa dichiarazione si riferisce alle conversazioni intercettate tra Filippo Turetta, attualmente in carcere per l’omicidio di Giulia Cecchettin, e i suoi genitori. Queste conversazioni, finite negli atti del processo che inizierà il 23 settembre, sono diventate di dominio pubblico, generando molte polemiche sia per il contenuto che per la decisione di renderle pubbliche. Cecchettin ha sottolineato la sua preoccupazione per il fratello di Filippo, spiegando: “Perché di fronte a questa ennesima ondata di odio che si è scatenata, ancora una volta questo ragazzo, ma anche i genitori, si sono trovati nel dover ripartire da zero per ricostruire una vita già difficile”. Ha espresso empatia per la situazione difficile che la famiglia Turetta sta affrontando, affermando che, sebbene abbia le sue opinioni personali, comprende le sfide intrinseche che devono affrontare mentre cercano di ricostruire le loro vite.
La reazione di Gino Cecchettin alla tragedia e al dolore della perdita
Gino Cecchettin ha condiviso il suo dolore insormontabile per la perdita della figlia Giulia, affermando che “nulla è più doloroso di perdere una figlia, nessuno mi restituirà Giulia e vivrò sempre con questo dolore e quindi nulla è più doloroso di questo”. Cecchettin ha espresso questi sentimenti durante un’intervista a Rimini per la rassegna ‘La Terrazza della Dolce Vita’ a cura di Simona Ventura e Giovanni Terzi, dove ha presentato il suo libro “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia”. Il libro è stato scritto per sostenere una fondazione dedicata alla sensibilizzazione e al supporto delle donne vittime di violenza. Cecchettin ha anche dichiarato che “è inutile e di nessun valore pubblicare la conversazione dei genitori di Turetta con il figlio,” ribadendo la sua decisione di non giudicare pubblicamente l’operato di un altro padre. Nonostante il dolore personale, Cecchettin è rimasto in contatto con Nicola Turetta, che si è pubblicamente scusato per le dichiarazioni fatte al figlio in carcere, spiegando che temeva per la vita di Filippo e chiedendo di “non prendere in considerazione quelle stupide frasi”.