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Imane Khelif diretta contro Angela Carini, “Mi conosce da anni, ci siamo allenate insieme, voleva indebolirmi”

L’articolo analizza la situazione di Imane Khelif, che risponde alle accuse sulla sua identità e considera le critiche una forma di bullismo.

Imane Khelif e la polemica post-match contro Angela Carini

Imane Khelif ha rotto il silenzio dopo la bufera mediatica scatenata in seguito al suo match contro Angela Carini, pugile italiana, e le accuse infondate sulla sua identità. Nonostante la pressione, Khelif ha preferito lasciare che a parlare fossero il suo talento nel pugilato e il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che ha confermato la sua partecipazione regolare alle Olimpiadi. “Una medaglia l’ha già al collo, è il bronzo divenuto certo per aver battuto l’ungherese Hamori“. Il prossimo incontro contro Janjaem Suwannapheng (Thailandia) potrebbe garantirle la possibilità di lottare per l’oro.

Di recente, la pugile algerina ha espresso il suo disappunto, accusando anche la squadra italiana di bullismo, definendo l’intera vicenda un’aggressione personale inspiegabile e intollerabile. Khelif si chiede perché la sua carriera sia ora sotto i riflettori, visto che pratica il pugilato da anni e molti conoscono bene le sue capacità. Il suo sfogo si è concentrato sulla decisione di Angela Carini di abbandonare il match dopo pochi secondi, dicendo che i colpi di Khelif “facevano malissimo” e lamentandosi che “non è giusto”. Carini si è poi scusata, augurando a Khelif il meglio per la finale.

La denuncia di bullismo e il sostegno mondiale

Imane Khelif ha respinto le critiche alla sua partecipazione alle Olimpiadi, bollando la campagna diffamatoria come un atto di bullismo mirato a scoraggiarla. Ha sottolineato che “non è mai stata prodotta alcuna prova forense o scientifica che dimostri che non sia una donna”, e ha evidenziato come questi attacchi siano un tentativo di minare il suo morale.

Nonostante le difficoltà, Khelif ha ricevuto un grande sostegno da tutto il mondo, ringraziando “tutti gli uomini e le donne algerini, tutte le persone del mondo arabo e il mondo intero” per il supporto. Ha sottolineato come il bullismo possa avere conseguenze devastanti e ha espresso preoccupazione per la sua famiglia in Algeria, augurandosi che non siano troppo feriti dalla situazione. Ha dichiarato che “vincere l’oro sarebbe la mia miglior risposta” alle critiche, rappresentando una vittoria personale contro il bullismo.