Agguato mafioso al Bahia Beach di Molfetta, forse era una spedizione punitiva, contro Eugenio Palermiti, uno dei tre feriti, legato a un clan di Japigia
Un agguato mafioso sconvolge una serata danzante al Bahia Beach di Molfetta: muore la diciannovenne Antonia Lopez.
Sparatoria al lido: una vittima e tre feriti
Una serata di festa si è trasformata in tragedia la scorsa notte al Bahia Beach di Molfetta, dove una sparatoria ha causato la morte della diciannovenne barese Antonia Lopez. Altre tre persone sono rimaste ferite, una delle quali, colpita al polpaccio, è ricoverata al Policlinico di Bari. Gli altri due feriti, in condizioni meno gravi, dovrebbero essere dimessi in giornata. L’agguato, avvenuto verso le 2:45, ha scatenato il panico tra i presenti, come raccontato dal titolare del locale, Nicola Spadavecchia, che ha dichiarato: “Non era mai successo nulla di simile nel mio locale”. Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Bari, dato il possibile coinvolgimento di clan mafiosi del quartiere Japigia.
La pista mafiosa e i legami con precedenti agguati
La giovane Antonia Lopez era la nipote di Ivan Lopez, ucciso nel 2021 in un agguato a Bari, in un contesto di lotta tra clan mafiosi. Anche in questo caso, tra i feriti figura il ventenne Eugenio Palermiti, legato a una famiglia mafiosa di Japigia. Le forze dell’ordine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, stanno raccogliendo elementi per chiarire le responsabilità e i motivi dietro l’ennesimo episodio di violenza. Gli investigatori ipotizzano un regolamento di conti tra clan rivali, ma restano ancora molte incognite sulle dinamiche dell’accaduto.
Le reazioni e il cordoglio delle autorità locali
L’agguato ha scosso profondamente la città di Molfetta, e il sindaco Tommaso Minervini ha espresso il proprio sgomento: “Non si può morire a 20 anni e non si può morire così. Confido nella capacità degli inquirenti di ricostruire quanto accaduto”. Il titolare del Bahia Beach, Nicola Spadavecchia, si è detto scioccato dall’evento, sottolineando che la violenza è stata improvvisa e inaspettata: “Anche noi siamo vittime di questi atti di violenza assurdi”. Il locale potrebbe essere posto sotto sequestro per permettere ulteriori accertamenti.