Bari & Puglia cronaca

Bari, omicidio di Antonella Lopez, gli inquirenti temono che possa scoppiare una guerra tra clan

Un colpo d’arma da fuoco ha provocato una vittima e quattro feriti durante una notte di violenza tra giovani legati a famiglie criminali.

Un messaggio attraverso i social

Eugenio Palermiti, ventenne nipote del noto boss di Japigia, recentemente, ha postato foto in cui appare con due pistole in mano, sfoggiando la bandiera albanese come sfondo.

Queste immagini ricordano la sua appartenenza al mondo criminale, in particolare come nipote di Eugenio Palermiti e figlio di Gianni, ergastolano per l’omicidio di Walter Rafaschieri. Pur non avendo una reale occupazione, il giovane mostra uno stile di vita opulento, con auto e moto di lusso, circondandosi di pochi amici di fiducia.

È stato coinvolto in un’indagine per violenza privata contro collaboratori di giustizia, tra cui Gianfranco Catalano, a cui avrebbe lanciato un chiaro avvertimento via Instagram: “Diglielo a tuo padre che non serve che si nasconde”.

La relazione con Antonella Lopez e la notte della sparatoria

Negli ultimi mesi, Palermiti è stato visto spesso con Antonella Lopez, nipote di Ivan Lopez, vittima di un omicidio collegato proprio al clan Palermiti.

Questa relazione tra membri di famiglie rivali ha sorpreso anche gli inquirenti. I due si trovavano insieme la notte della sparatoria al Bahia di Molfetta, quando un gruppo legato a Michele Lavopa ha dato inizio alla violenza. Palermiti, dopo essere stato rifiutato all’ingresso del locale, è riuscito comunque a entrare con atteggiamento spavaldo, come riportato dalle telecamere di sorveglianza.

Gli investigatori stanno ora verificando se il ragazzo fosse armato e se abbia risposto al fuoco.

Un’escalation di violenza tra clan

La notte al Bahia si è conclusa tragicamente con la morte di Antonella Lopez e quattro feriti, tra cui lo stesso Palermiti, colpito al braccio.

Le immagini di sicurezza e le dichiarazioni dei testimoni sono ora al vaglio delle forze dell’ordine, che temono una possibile vendetta tra i clan. Il giovane è stato operato al Policlinico, ma il timore è che, una volta dimesso, l’escalation di violenza possa proseguire.

La DDA sta monitorando attentamente la situazione, temendo che si inneschi una faida tra famiglie criminali della provincia.