Addio a Valter Brugiolo che con la canzone Popoff è stato il simbolo dello Zecchino d’Oro
Valter Brugiolo, celebre interprete della canzone “Popoff”, è scomparso all’età di 63 anni. L’artista era stato sottoposto a un trapianto di rene nel 2002.
La morte di Valter Brugiolo, icona dello Zecchino d’Oro
A 63 anni è venuto a mancare Valter Brugiolo, noto al pubblico per aver interpretato la famosa canzone “Popoff” allo Zecchino d’Oro del 1967. Il brano, che racconta in maniera giocosa le avventure di un cosacco, è diventato un simbolo della manifestazione canora dedicata ai bambini. La notizia della sua scomparsa, riportata dal Resto del Carlino, è legata a una malattia che l’ha colpito in maniera aggressiva.
Nel 2002, a causa di una complicazione legata a una patologia congenita, Brugiolo fu sottoposto a un trapianto di rene, che gli fu donato dalla moglie. Oltre alla moglie, lascia cinque figli. Nel corso della sua vita, l’artista si era impegnato attivamente nella promozione della donazione di organi, sensibilizzando l’opinione pubblica su questo importante tema.
La carriera tra Zecchino d’Oro e cinema
Nato il 6 giugno 1961 a San Venanzio, in provincia di Bologna, Valter Brugiolo divenne famoso grazie alla sua partecipazione allo Zecchino d’Oro, ma la sua carriera non si fermò lì. Ancora bambino, prese parte a numerosi Caroselli e lavorò nel mondo del cinema. Collaborò con attori come Lino Banfi, Nino Terzo e Enzo Cannavale, partecipando a diversi “musicarelli”, film legati alla musica, accanto a nomi celebri come Al Bano e Romina Power.
Nel 2008 tornò sotto i riflettori, partecipando a una speciale edizione dello Zecchino d’Oro, in cui ex partecipanti reinterpretarono i loro brani storici. Nello stesso anno si candidò nelle liste dell’Unione di Centro per le elezioni della Camera dei Deputati in Emilia-Romagna. Anche se la sua carriera politica non proseguì, rimase un personaggio popolare, soprattutto per il legame con la sua iconica interpretazione musicale.
L’eredità di “Popoff”
La canzone “Popoff”, interpretata da Brugiolo nel 1967, è uno dei brani più amati dello Zecchino d’Oro. La storia di un goffo cosacco, che fatica a marciare insieme ai suoi compagni nella steppa russa, ha conquistato generazioni di ascoltatori con il suo ritmo allegro e la sua narrazione leggera.
Negli anni, Brugiolo ha mantenuto un legame speciale con questo brano, tornando più volte a esibirsi in occasione di eventi celebrativi legati alla trasmissione.