Verissimo, Sal Da Vinci si commuove parlando della morte del padre, “Per me era immortale”
L’artista napoletano ricorda il padre Mario Da Vinci e racconta la sua vita familiare: dall’amore per la moglie Paola Pugliese ai suoi figli e nipotini.
Il ricordo del padre Mario Da Vinci
Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, Sal Da Vinci ha ricordato il padre, il celebre cantante Mario Da Vinci, scomparso nel 2015. “Papà per me è stata una guida importante, lo sento ancora oggi in quello che faccio,” ha dichiarato l’artista, il cui vero nome è Salvatore Michael Sorrentino.
Ha raccontato l’infanzia difficile del padre, cresciuto in una famiglia povera e affidato temporaneamente a un orfanotrofio prima di essere ripreso da una zia, che lui chiamava mamma.
Sal ha evidenziato l’amore profondo e silenzioso che il padre ha avuto per lui e i suoi fratelli, descrivendo Mario Da Vinci come un uomo che, non avendo ricevuto l’amore di un padre, ha reso la famiglia il centro della sua vita.
“Papà si faceva volere bene da tutti. Era una bella persona, prima ancora che un bravo cantante,” ha ricordato Sal, emozionato. Ha poi rievocato la sera della morte del padre, un momento che ha segnato profondamente la sua vita.
L’amore per la moglie Paola Pugliese
Nell’intervista, Sal Da Vinci ha raccontato anche la sua lunga storia d’amore con Paola Pugliese, iniziata nel 1984. Si conobbero al sedicesimo compleanno di lei, e Sal, che era più giovane di un anno, cercava di impressionarla nonostante la differenza di età.
“Lei diceva ‘Cosa ci devo fare con questo bambino?’”, ha ricordato con un sorriso. La loro relazione è stata caratterizzata da momenti teneri e divertenti, come l’episodio in cui Sal regalò un pesciolino come scusa per frequentare casa sua, ma finì per regalare un polipo che mangiò tutte le aragostine dell’acquario. Dopo anni di corteggiamento, si sono sposati nel 1992.
Essere padre e nonno: un legame profondo
Sal ha parlato con affetto del suo rapporto con i figli Francesco e Annachiara e dei suoi tre nipotini, Salvatore, Nina e Antonio.
“Per me i figli sono un pezzo di cuore, ma anche il cuore intero,” ha affermato. Sua figlia vive ad Arezzo insieme al marito, e ogni volta che parte, Sal confessa di rifugiarsi nel suo “angolino del pianto”.
Ha poi riflettuto sulle differenze tra l’essere padre e nonno, spiegando che con l’età si riesce a godere di più la vita, senza la pressione di costruire il futuro. “I miei nipotini sono la mia più bella canzone,” ha concluso, lasciando trasparire tutto il suo orgoglio e amore per la famiglia.