Italia & Dintorni

Musk nuovo intervento a sostegno di Giorgia Meloni: “Questi giudici italiani se ne devono andare”

Elon Musk critica la magistratura italiana riguardo alla gestione dei migranti, suscitando reazioni tra esponenti politici e giuristi. L’intervento alimenta il dibattito sulle relazioni internazionali e sul ruolo di figure influenti nella politica globale.

Musk difende Meloni nella gestione migratoria

Elon Musk è intervenuto nel dibattito sull’accoglienza dei migranti in Italia, criticando aspramente la magistratura del Paese. Il commento, postato sulla piattaforma X, è una risposta alla decisione del Tribunale di Roma che ha sospeso il trattenimento di sette migranti, precedentemente trasferiti in Albania. Questa presa di posizione si inserisce in un quadro di sostegno da parte di Musk nei confronti della premier italiana Giorgia Meloni, con la quale ha recentemente rafforzato il rapporto di stima reciproca.

L’intervento di Musk è apparso sotto un post di Mario Nawfal, popolare su X con oltre 1,7 milioni di seguaci e noto per ospitare eventi audio su larga scala. Il magnate ha dichiarato: “Questi giudici devono andarsene”, esprimendo in maniera netta la sua opinione sulle recenti decisioni della giustizia italiana. La reazione di Musk si allinea alle critiche di alcuni esponenti del governo italiano che contestano la gestione dei flussi migratori, in una situazione di continui sbarchi che ha creato attriti tra diverse istituzioni del Paese.

Reazioni politiche: tra apprezzamenti e critiche

Le parole di Musk hanno generato una vasta gamma di reazioni. Da un lato, l’opinione del fondatore di X è stata lodata dal vicepremier Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Elon Musk ha ragione”. Salvini ha inoltre collegato le sue vicende giudiziarie alle difficoltà che l’Italia incontra nella gestione dell’immigrazione, affermando che il sistema giudiziario italiano spesso contrasta i tentativi di controllo dei flussi migratori.

Dall’altro lato, non sono mancate critiche accese, come quella del presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, secondo il quale “le parole di Elon Musk sono inopportune perché alimentano uno scontro con la magistratura”. Lupi ha sottolineato che le osservazioni di Musk, provenienti dall’estero, rischiano di aggravare un clima già complesso, anziché sostenere una risoluzione condivisa tra governo e magistratura. Anche il segretario di +Europa Riccardo Magi si è espresso duramente, domandandosi se l’intervento di Musk non rappresenti una vera ingerenza straniera negli affari italiani, mettendo in dubbio il rispetto della sovranità nazionale.

Il Csm risponde: “Parole pericolose da nuovi oligarchi”

Anche dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) sono arrivate parole di condanna. Ernesto Carbone, consigliere laico del Csm, ha criticato il post di Musk definendolo “pericoloso”, affermando che “questi nuovi oligarchi che sfruttano tecnologie innovative per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia”. Carbone ha manifestato preoccupazione per l’ingerenza di Musk, il quale, oltre al controllo sui social, ha mostrato un chiaro interesse per la politica internazionale. La sua critica alla magistratura italiana è stata considerata dal Csm un gesto inappropriato e rischioso, che potrebbe mettere a repentaglio l’indipendenza delle istituzioni democratiche.

Il commento di Musk ha dunque accentuato il dibattito sulla gestione dei migranti e sull’indipendenza della magistratura italiana, alimentando il dialogo tra sostenitori e oppositori della politica migratoria del governo Meloni. In questo contesto, il ruolo di Musk si delinea come quello di un influente sostenitore, ma le sue dichiarazioni hanno sollevato preoccupazioni per l’interferenza di grandi figure tecnologiche nella politica di altri Paesi.