Kyrgios attacca ancora Sinner: “I nostri numeri 1 non dovrebbero essere doppati”
Il tennista australiano Nick Kyrgios torna a lanciare frecciate contro Jannik Sinner, usando come pretesto la squalifica per doping della collega Iga Swiatek.
Il caso Swiatek e le critiche a Sinner
La recente squalifica di Iga Swiatek, trovata positiva a una minima quantità di trimetazidina, ha scatenato reazioni contrastanti. Tra i più critici c’è Nick Kyrgios, che ha sfruttato la vicenda per attaccare indirettamente Jannik Sinner, senza mai citarlo esplicitamente. Swiatek, sanzionata con un mese di sospensione per un’azione giudicata involontaria, è diventata il centro del dibattito sul trattamento di casi simili nel mondo del tennis.
Kyrgios, noto per le sue dichiarazioni polemiche, ha scritto sul suo profilo ufficiale di X: “La scusa che tutti possiamo usare ora è che non lo sapevamo. I professionisti ai massimi livelli dello sport possono semplicemente dire ‘non lo sapevamo’”. Ha poi aggiunto: “Vorrei che i nostri numeri 1 al mondo non falliscano i test antidoping”, scatenando polemiche tra i suoi follower.
Le accuse e le risposte sui social
L’australiano ha ampliato la polemica commentando articoli e rispondendo ai follower che lo accusavano di invidia nei confronti di Sinner, attuale numero uno del ranking. Alcuni utenti hanno interpretato i commenti di Kyrgios come un attacco diretto al tennista italiano, legandoli a una presunta gelosia. Kyrgios, dal canto suo, ha replicato: “Cosa c’entrano gli italiani col fatto che è dopato?”, alimentando ulteriori discussioni.
Non è la prima volta che Kyrgios punta il dito contro Sinner. Le tensioni tra i due sembrano ormai un leitmotiv del tennis contemporaneo, con l’australiano che non perde occasione per polemizzare su questioni legate al collega italiano.
Un conflitto destinato a continuare?
Mentre Jannik Sinner continua a mantenere il silenzio di fronte alle provocazioni, Kyrgios prosegue con il suo stile controverso, usando i social come piattaforma per esprimere critiche e alimentare polemiche. L’assenza di dichiarazioni ufficiali da parte del tennista italiano lascia la faida nel campo dell’interpretazione pubblica, ma il confronto tra i due sembra tutt’altro che risolto.