Durante un dibattito, Carlo Calenda critica duramente Matteo Salvini, rievocando episodi controversi e mettendo in discussione le sue affermazioni.

Il botta e risposta tra Calenda e Salvini

Alla presentazione del libro di Bruno Vespa, il confronto tra il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il leader di Azione Carlo Calenda ha acceso la discussione politica. Durante il dibattito, Salvini ha elogiato alcune “nomine di livello” annunciate dalla futura amministrazione Donald Trump. La replica di Calenda non si è fatta attendere: “Qual è quello che ti appassiona della nuova classe dirigente? Quello con la croce tatuata sul petto, quello che ha ammazzato il cane a 12 anni, quello no vax? Qual è la tipologia umana che ti fa dire veramente… questo è uno statista?”.

La risposta ironica e pungente del leader di Azione ha suscitato reazioni sia tra i presenti sia sui social, alimentando il dibattito sull’efficacia delle scelte politiche promosse da Salvini.

Salvini e i precedenti episodi controversi

Il battibecco con Calenda si aggiunge a una serie di episodi che hanno messo Salvini al centro dell’attenzione mediatica. Tra questi, la celebre scena del marzo 2022 in Polonia, quando il sindaco di Przemysl, Wojciech Bakun, mostrò una maglietta con il volto di Vladimir Putin, ricordando i trascorsi del leader leghista e il suo supporto al presidente russo.

Un altro momento iconico risale al 2020, durante la pandemia, quando in un dibattito a Di Martedì con Giovanni Floris, Salvini mostrò di non conoscere le regole sul distanziamento e l’uso della mascherina, suscitando ironia e critiche.

La reazione del pubblico e il peso politico

L’ultima critica di Calenda e il suo tono diretto sottolineano le fratture tra i principali leader politici italiani. Gli episodi citati continuano a essere usati come argomenti dai detrattori di Salvini, amplificando il dibattito sul suo ruolo politico e sulla credibilità delle sue affermazioni.

Il confronto tra Salvini e Calenda evidenzia come il panorama politico italiano rimanga segnato da forti contrasti e vivaci polemiche, in un contesto dove le figure pubbliche sono costantemente sotto il giudizio dell’opinione pubblica e dei media.