Malattia sconosciuta in Congo: 79 morti, inizia l’allerta anche in Italia
In Congo un’epidemia di origine sconosciuta ha causato 79 morti, soprattutto tra i giovani. L’Italia aumenta la vigilanza, ma non ci sono restrizioni.
Italia intensifica i controlli dopo il focolaio in Congo
L’Italia alza il livello di attenzione dopo che un’epidemia di origine sconosciuta ha colpito la Repubblica Democratica del Congo, causando almeno 79 decessi. La maggior parte delle vittime ha tra i 15 e i 18 anni, e i contagiati finora sono circa 300, con una letalità molto alta. I sintomi, che includono febbre e segni simili all’influenza, hanno spinto le autorità sanitarie locali e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a inviare un team di esperti per indagare sull’origine della malattia.
In Italia, l’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) ha diffuso una lettera con raccomandazioni ai porti e aeroporti, chiedendo particolare attenzione ai passeggeri provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo. Pur sottolineando che non vi è alcun allarme o restrizione al momento, le autorità italiane ritengono opportuno monitorare attentamente la situazione.
Esperti italiani: “Nessun allarme, ma massima attenzione”
Tra i primi a commentare l’epidemia, il professor Roberto Burioni ha evidenziato alcune caratteristiche preoccupanti: “Una malattia sconosciuta di probabile origine infettiva ha ucciso 79 persone in Congo. Quadro clinico strano (anemia), non mi piace. Per carità, nessun panico, ma attenzione. Nel mondo moderno i virus si spostano molto velocemente”. Il professor Matteo Bassetti ha invece espresso preoccupazione per il precedente legato all’Ebola, aggiungendo: “Speriamo bene perché l’ultima volta dal Congo è arrivata l’Ebola. Pare che i sintomi siano simili all’influenza”.
Le autorità locali della zona di Panzi, epicentro del focolaio, stanno lavorando in collaborazione con team specializzati per identificare il patogeno responsabile e contenerne la diffusione. Nel frattempo, l’Oms e le autorità italiane ribadiscono l’importanza di seguire le raccomandazioni sanitarie, mantenendo alta l’attenzione senza creare panico.