Maurizio Landini si è infervorato in diretta sul tema degli stipendi ma le sue retribuzioni sono imbarazzanti
Maurizio Landini e il dibattito sugli stipendi: tra politica e retribuzioni personali
Lo scontro televisivo e le sue dichiarazioni
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, è tornato al centro del dibattito pubblico durante la sua partecipazione al programma DiMartedì. Nel corso della trasmissione, il sindacalista ha criticato aspramente la proposta – poi ritirata – di equiparare lo stipendio dei ministri non parlamentari a quello dei colleghi eletti in Parlamento. Durante il suo intervento, Landini ha evidenziato le disparità economiche presenti in Italia, puntando l’attenzione su lavoratori costretti a part-time involontari e retribuzioni al di sotto degli 11.000 euro annui.
“Lei capisce perché aumenta la gente che non va a votare?”, ha dichiarato Landini, sottolineando come queste disuguaglianze alimentino la disaffezione verso la politica. “Ci sono 4 milioni e mezzo di persone in Italia, il 74% donne, che lavorano 20 ore settimanali e non superano gli 11.000 euro annui. E qui si parla di aumenti di 7.000 euro per i ministri!”, ha continuato con toni accesi, attirando applausi dal pubblico presente in studio.
Landini ha poi collegato questa situazione al rischio di una “rivolta sociale”, frase che ha suscitato polemiche per i toni incendiari. “Uno gli viene voglia della rivolta sociale”, ha affermato, reiterando la necessità di affrontare le disuguaglianze economiche con decisione.
Le retribuzioni del segretario Cgil
Le parole di Landini hanno portato molti a interrogarsi sulla coerenza tra le sue dichiarazioni e la sua situazione economica personale. Secondo i dati disponibili sul sito della Cgil, il segretario percepisce uno stipendio netto mensile che oscilla tra i 3.893 euro di aprile 2024 e i 4.143 euro di giugno 2024, con un picco di 4.251 euro per la quattordicesima mensilità. Complessivamente, a dicembre 2023, tra stipendio e tredicesima, Landini ha incassato 8.786 euro netti.
Questi dati sono stati resi noti nel novembre 2024, quando è emerso un incremento della sua retribuzione di 257 euro lordi mensili, approvato dall’assemblea generale della Cgil per i soli dirigenti. Questo aumento ha suscitato imbarazzo, poiché si è verificato in un periodo in cui il segretario lamentava pubblicamente la stagnazione salariale per i lavoratori.
La controversia sul doppio standard
Le critiche si sono concentrate sulla distanza tra la retorica di Landini e la sua condizione economica. Se confrontato con il dipendente Cgil meno retribuito, il segretario percepisce uno stipendio 4,2 volte superiore. Inoltre, guadagna 4.661 euro lordi in più rispetto alla media delle fasce salariali previste dai contratti del sindacato.
Il dibattito sollevato dalle dichiarazioni di Landini riflette una tensione costante tra le parole di chi rappresenta il mondo del lavoro e le realtà economiche che lo riguardano direttamente. Resta aperto il quesito: può un leader sindacale che percepisce una retribuzione significativamente più alta rispetto alla media dei lavoratori essere considerato una voce credibile nella lotta alle disuguaglianze?