Idea di Matteo Salvini, Alessandro Sallusti candidato Sindaco a Milano
Alessandro Sallusti emerge come possibile candidato del centrodestra per il ruolo di sindaco di Milano, in vista delle elezioni amministrative del 2027.
Sallusti: il nome forte per il centrodestra
A ogni tornata elettorale per Milano, il suo nome torna a circolare, e anche questa volta Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale e biografo della premier Giorgia Meloni, sembra tra i papabili candidati per il centrodestra a Palazzo Marino. Secondo indiscrezioni de Il Foglio, sarebbe stato Matteo Salvini a proporre il giornalista come il “sindaco con la S maiuscola” capace di riconquistare Milano, con l’assenso e il supporto di Giorgia Meloni.
La figura di Sallusti, simbolo della “milanesità”, potrebbe rappresentare un punto di svolta per la destra, che non guida Milano dal 2011, anno in cui Letizia Moratti fu sconfitta da Giuliano Pisapia. La candidatura del giornalista sarebbe una mossa strategica per accrescere le chance del centrodestra, soprattutto se le amministrative del 2027 dovessero coincidere con le elezioni politiche, nel caso in cui il governo Meloni arrivi a scadenza naturale.
La sfida dei profili civici e giornalistici
Non è la prima volta che il nome di Sallusti viene associato a Palazzo Marino: le prime voci risalgono al 2015, poi riproposte nel 2021. Stavolta, però, la candidatura sembra più concreta, considerando il contesto politico e il sostegno ricevuto dai vertici della coalizione.
Curiosamente, la corsa a Milano potrebbe vedere sfidarsi due giornalisti. Giuseppe Sala, attuale sindaco, ha infatti indicato come possibile candidato del centrosinistra Mario Calabresi, ex direttore di La Stampa e Repubblica, definendolo “un profilo che può riscuotere interesse”. A lui potrebbero aggiungersi altre opzioni civiche, come il rettore del Politecnico Ferruccio Resta, o candidati politici più tradizionali, come Pierfrancesco Majorino, vicino alla segretaria dem Elly Schlein, Pierfrancesco Maran e Lia Quartapelle.
Uno scenario incerto verso il 2027
Le candidature sono ancora in fase preliminare, ma il nome di Sallusti potrebbe rappresentare una scelta chiave per il centrodestra, in grado di catalizzare consensi sia tra gli elettori tradizionali che tra i moderati. Sul fronte opposto, il centrosinistra dovrà decidere se puntare su una figura civica di forte richiamo o su candidati interni capaci di raccogliere il testimone di Sala. Con il 2027 all’orizzonte, la battaglia per Palazzo Marino si preannuncia una sfida tra visioni politiche e personalità di spicco.