Addio a Rino Tommasi: il giornalista che ha fatto la storia del tennis e della boxe
Rino Tommasi, un gigante del giornalismo sportivo, è morto all’età di 90 anni, lasciando un segno indelebile nel mondo del tennis e della boxe. La sua carriera è stata segnata da una passione senza pari e da una straordinaria capacità di raccontare lo sport in modo unico.
Una carriera che ha segnato un’epoca
Rino Tommasi non era solo un giornalista, ma un punto di riferimento per chi amava il tennis e la boxe. La sua carriera iniziò nel 1953, quando ancora giovanissimo entrò nel mondo del giornalismo. La sua passione per lo sport e la sua capacità di raccontarlo con uno stile inconfondibile lo portarono a diventare una delle voci più autorevoli in Italia. Collaborò con testate come La Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Il Messaggero e Il Mattino, ma la sua carriera non si limitò solo alla scrittura. Durante gli anni ’60 e ’70, infatti, Tommasi si distinse anche come organizzatore di eventi sportivi, diventando il più giovane promoter di pugilato del mondo.
Negli anni ’80, la sua carriera conobbe un’importante svolta quando Silvio Berlusconi gli affidò la direzione della redazione sportiva di Canale 5, la neonata rete televisiva. Fu un periodo cruciale per il giornalismo sportivo in Italia, con Tommasi che contribuì alla diffusione di sport come il Super Bowl e la NBA. Ma fu nel tennis e nella boxe che Tommasi trovò la sua vera dimensione. La sua passione per questi sport lo portò a commentare decine di tornei e incontri, diventando una voce amata e riconosciuta da milioni di telespettatori.
Un legame indissolubile con Gianni Clerici
Ma è impossibile parlare di Rino Tommasi senza menzionare il suo lungo e indimenticabile rapporto con Gianni Clerici, con cui formò una coppia leggendaria in telecronaca. Insieme, raccontarono il tennis con una combinazione perfetta di tecnica e umorismo. Le loro telecronache erano uniche, un mix di serietà professionale e leggerezza, dove tra un punto e l’altro non mancavano battute e simpatici scambi di opinioni. Questo duo non solo informava, ma riusciva a intrattenere con una naturalezza che raramente si trova nelle trasmissioni sportive.
Un’eredità che va oltre lo sport
Non solo tennis e boxe: Rino Tommasi era un enciclopedia vivente di sport, con una memoria straordinaria che spaziava dalle leggende del calcio a quelle dell’hockey su ghiaccio. Il suo contributo al giornalismo sportivo non si fermò ai microfoni, ma si estese anche alla formazione di nuovi talenti e alla conduzione di programmi televisivi come “Grande Tennis” e “Fair Play”. Con il passare degli anni, Telepiù prima e Sky poi furono il palcoscenico per le sue ultime telecronache, ma il suo impatto sul giornalismo sportivo è destinato a restare immortale.
L’eredità di Rino Tommasi è quella di un uomo che ha vissuto per raccontare lo sport con passione e competenza, un maestro che ha lasciato un segno profondo nella televisione e nella stampa italiana. La sua morte lascia un vuoto difficile da colmare, ma la sua figura rimarrà per sempre nella memoria di chi lo ha seguito in questi decenni di carriera.