Italia & Dintorni

Scintille in tv da Travaglio tra Bocchino e Orsini, il direttore “Rapporti con gli 007 russi”, il professore “Ti querelo”

A Accordi & Disaccordi il dibattito sulla guerra in Ucraina degenera in un acceso confronto tra il direttore del Secolo d’Italia e il professore di sociologia

Il botta e risposta tra Bocchino e Orsini

Toni accesi e momenti di forte tensione durante la puntata del 15 marzo di Accordi & Disaccordi, il talk politico condotto da Luca Sommi e Marco Travaglio sul Nove. Il dibattito sulla guerra in Ucraina ha visto protagonisti Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, e il professore di sociologia Alessandro Orsini, in un confronto che ha rapidamente preso una piega personale con accuse e minacce di querela.

Il tema centrale della discussione era il ruolo di Francia e Regno Unito nei negoziati di pace. Bocchino ha sostenuto che Londra e Parigi “non hanno preso alcuna leadership, ma rivestono un ruolo primario semplicemente perché sono potenze nucleari”, aggiungendo che l’assenza di un arsenale atomico rende l’Italia un “nano militare”.

Orsini attacca Meloni, Bocchino lo accusa di vicinanza a Mosca

Orsini, in disaccordo con l’analisi, ha replicato ricordando un episodio del 24 novembre 2023, quando il presidente russo Vladimir Putin intervenne al G20 ospitato dall’India, dichiarando la necessità di trovare una soluzione per fermare la guerra in Ucraina. Il professore ha poi sottolineato la risposta della premier Giorgia Meloni, secondo la quale la pace sarebbe stata possibile solo con “la resa incondizionata della Russia e il ritiro delle sue truppe”.

L’ex parlamentare Bocchino ha quindi ribadito che la Russia resta l’unico aggressore del conflitto e ha contestato la posizione del professore. Orsini ha poi criticato la strategia italiana, sostenendo che il Paese “si è lanciato in una guerra con la Russia con appena 50 carri armati operativi” e che “ogni centimetro quadrato dell’Italia potrebbe essere distrutto dalle bombe russe in caso di attacco”.

A questo punto, Bocchino ha lanciato un’accusa pesante: “Lei che è vicino a Putin potrà aiutarci a difenderci”. Una frase che ha fatto infuriare il professore, il quale ha immediatamente ribattuto: “Io posso aiutare il mio Paese a difendersi usando l’intelligenza”.

Minacce di querela in diretta

Il confronto si è fatto ancora più acceso quando Bocchino ha insinuato che Orsini avrebbe “ottimi rapporti con l’Intelligence russa”. Il professore ha reagito con fermezza: “Le chiedo di dirmi su quale documento si basa questa affermazione gravissima”, aggiungendo poi: “Se lei non ha prove di ciò che dice, la invito a scusarsi, altrimenti mi costringerà a querelarla”.

Bocchino, però, ha chiarito la sua posizione senza fare marcia indietro: “Ho detto e ripeto che lei è un uomo molto attenzionato dall’Intelligence russa, perché leggono attentamente le sue parole”. A quel punto Orsini ha replicato ironicamente: “Quindi se lei viene letto da un serial killer, significa che ha rapporti con il serial killer?”.

La tensione è rimasta alta fino alla fine del dibattito, con Orsini che ha insistito sulla richiesta di scuse e Bocchino che ha ribadito la sua posizione. Un confronto che non si è concluso in trasmissione e che potrebbe avere strascichi legali, vista la minaccia di querela da parte del professore.