Tensione nel PD, Schlein accusa Decaro: “Tu vuoi colpire proprio me”
Il voto di Antonio Decaro sul riarmo europeo ha scatenato un acceso conflitto all’interno del Partito Democratico, con la segretaria Elly Schlein che accusa il sindaco di Bari di un’intenzione politica ostile.
Il voto di Decaro e la reazione di Schlein
Il voto favorevole di Antonio Decaro alla risoluzione del Parlamento Europeo riguardante il riarmo ha innescato un acceso dibattito interno al Partito Democratico, sollevando non poche polemiche tra i dirigenti del partito. La decisione dell’europarlamentare pugliese ha provocato una divisione all’interno del PD, con dieci voti favorevoli e undici astenuti sulla questione, una spaccatura che ha segnato l’agenda politica del giorno. Il voto, infatti, ha riscontrato una netta divergenza tra la posizione ufficiale della segreteria del partito e le scelte di alcuni esponenti, tra cui Decaro, che ha deciso di schierarsi a favore della proposta, mentre il resto del gruppo ha preferito mantenere un atteggiamento più prudente.
L’accusa che Elly Schlein ha mosso nei confronti di Decaro è stata immediata. Durante una telefonata con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, la segretaria ha dichiarato che il voto del sindaco di Bari non fosse solo una scelta politica ma un chiaro tentativo di attaccare la sua leadership. «Tu e lui volete colpirmi», ha detto Schlein, facendo riferimento a Decaro e Emiliano. Questa affermazione ha subito sollevato interrogativi sul possibile esito della discussione interna al partito, con alcuni che vedono questo episodio come l’inizio di una manovra di alleanza tra Decaro ed Emiliano ai danni della segreteria nazionale.
Un voto che complica le Regionali
La situazione si complica ulteriormente quando si considera che Decaro è visto da molti come il candidato naturale per le prossime elezioni regionali in Puglia. Il suo voto favorevole al riarmo europeo, infatti, ha suscitato una reazione critica tra alcuni membri del partito, che temono che la sua posizione possa compromettere il processo di selezione del candidato ideale per le Regionali. Al contempo, il voto di Decaro ha sollevato più di qualche perplessità anche all’interno degli alleati del PD, creando un clima di incertezza.
Tuttavia, Decaro ha difeso la sua posizione, dichiarando che il suo voto non rappresentava una sfiducia nei confronti di Schlein, ma una scelta dettata dalla necessità di garantire la sicurezza dell’Europa, considerato il contesto internazionale e l’atteggiamento degli Stati Uniti, in particolare sotto la guida dell’ex presidente Donald Trump. L’europarlamentare pugliese ha precisato di non essersi ancora candidato ufficialmente per le elezioni regionali, ma la sua dichiarazione ha alimentato ulteriormente il dibattito all’interno del PD