Veronica Panarello sviene in cella, è ricoverata all’ospedale di Agrigento
Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del piccolo figlio Loris Stival, ieri non si è sentita bene.
La giovane donna sarebbe svenuta nella cella dove è detenuta.
Veronica Pannariello è stata visitata dai medici dell’Istituto penitenziario di Agrigento che ne hanno disposto l’immediato ricovero.
La donna è ricoverata nel plesso ospedaliero di Agrigento dove è stata sottoposta ad alcune analisi tra le quali una tac per controllare se la caduta abbia provocato danni al capo.
Veronica Panarello, dalle prime indiscrezioni che sono trapelate dall’ospedale, non ha riportato alcuna conseguenza dalla rovinosa caduta.
I medici del plesso ospedaliero di Agrigento stanno cercando di individuare le cause che hanno provocato il malore nella cella del carcere della città siciliana della presunta omicida del figlio, Loris Stival.
Veronica Panarello nell’ospedale dove è ricoverata è osservata a vista da alcuni uomini delle forze dell’ordine.
L’avvocato difensore della donna, Francesco Villardita, dopo aver avuto il permesso dalla direzione del penitenziario dove Veronica Panarello è rinchiusa, è andato in ospedale a trovare la sua assistita.
La Panarello ed il suo legale hanno avuto un breve colloquio alla fine del quale l’avvocato Francesco Villardita non ha rilasciato alcun commento.
Non si hanno notizie su quanti giorni Veronica Panarello rimarrà ricoverata presso il plesso ospedaliero di Agrigento.
Probabilmente oggi il team medico del plesso ospedaliero di Agrigento divulgherà un bollettino medico sulle condizioni della donna.
Veronica Panarello è in carcere per essere stata accusata, dalla procura di Ragusa, di aver ucciso il figlio Loris Stival stringendo al collo del piccolo alcune fascette usate per i cavi elettrici.
Le indagini sull’omicidio di Loris Stival sono ancora in corso.
Gli inquirenti stanno indagando per scoprire il movente dell’omicidio e se la madre del piccolo Loris, Veronica Panarello, abbia agito da sola.
Veronica Panarello ha sempre dichiarato di essere innocente.