Pensioni il decreto arriva lunedì in Consiglio dei ministri
Lunedì si svolgerà un importante Consiglio dei Ministri che avrà all’ordine del giorno la discussione sulla sentenza della Corte di Cassazione che prevede lo sblocco della rivalutazione delle pensioni per il quadriennio 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2015.
L’esecutivo, nel primo pomeriggio di lunedì, dovrà discutere del decreto legge che prevede la restituzione delle somme a milioni di pensionati relative alla rivalutazione delle pensioni.
Il blocco delle rivalutazioni delle pensioni fu disposto dalla tanto criticata riforma Fornero che entrò in vigore il 1 gennaio del 2012.
La Corte di cassazione ha stabilito che il blocco delle rivalutazioni previsto dalla legge sulle pensioni dell’ex ministro Fornero è incostituzionale.
Sembrerebbe, però, che i tecnici del ministero dell’economia e del ministero del lavoro non hanno ancora definito del tutto il nuovo decreto legge che prevede la restituzione ai pensionati italiani della rivalutazione delle loro pensioni dell’attuale quadriennio.
Se non si dovesse trovare l’accordo su alcuni punti del decreto legge si ipotizza che lo stesso venga discusso in un successivo consiglio dei ministri.
Sulla sentenza della corte di cassazione è intervenuto il ministro del lavoro Giuliano Poletti che ha dichiarato che: “il Governo agirà rapidamente, ma utilizzerà il tempo indispensabile a sviluppare un’analisi completa e puntuale dei contenuti della sentenza, delle diverse ipotesi di intervento che la stessa ammette. Il Governo affronterà la situazione con spirito di equità, all’interno del sistema previdenziale, senza scaricare ulteriori pesi sulle future generazioni”.
Tito Boeri, nuovo presidente dell’Inps ha anche detto che il maggiore ente previdenziale italiano è pronto all’erogazione delle somme dovute a titolo di rimborso per il pagamento della rivalutazione delle pensioni.
Il massimo responsabile dell’Inps, però, ha precisato che ci vuole del tempo prima che l’erogazione avvenga per fare in modo che l’ente si organizzi e provveda a smaltire il notevole numero di domande di rimborsi che già stanno arrivando.