Riforma pensioni, ultime notizie rimborso decreto rivalutazioni, Quota 96, donne e lavoratori precoci
Il tesoretto di oltre 2 miliardi di euro sarà utilizzato dal governo per il pagamento delle rivalutazioni delle pensioni.
La notizia è stata resa nota subito dopo il Consiglio dei Ministri che si è svolto ieri.
E’ stato il premier Matteo Renzi che, nel corso della conferenza stampa che si è svolta subito dopo il consiglio dei ministri, ha illustrato il decreto legge sulle pensioni approvato dall’esecutivo.
Il rimborso sulle rivalutazioni delle pensioni sarà una tantum ed avverrà nel mese di agosto 2015.
Il rimborso ribattezzato da Matteo Renzi “Bonus Poletti” varierà secondo la pensione percepita.
Il pensionato che percepisce una pensione media di 1.700 euro lordi mensili avrà diritto ad un rimborso di 750 euro.
Chi, invece, ha una pensione lorda di 2.200 netti avrà diritto ad un rimborso per le rivalutazioni delle pensioni bloccate dalla riforma Fornero dal 1 gennaio 2012 di 450 euro.
Diminuirà il rimborso per chi ha diritto ad una pensione superiore ai 2.700 euro che percepirà 278 euro.
Il premier Matteo Renzi ha anche detto nel corso della conferenza stampa che il decreto legge approvato non prevede alcun rimborso per chi ha una pensione superiore ai 3.200 lordi.
Il Presidente del consiglio ha anche parlato della possibilità di concedere alle donne che hanno compiuto più di 60 anni più flessibilità di accesso alla pensione.
Matteo Renzi ha detto che bisognerà prevedere per le donne lavoratrici che hanno un’età superiore ai 60 anni di poter accedere alla pensione in modo anticipato.
La maggiore flessibilità , secondo il premier Matteo Renzi, consentirebbe alle donne di potersi dedicare alle loro famiglie e ai loro nipoti.
Il premier ipotizza che per le donne che accedono alla pensione in modo anticipato ci sia una decurtazione sulla pensione percepita intorno ai 40 euro mensili.
Nessun accenno da parte di Renzi su lavoratori precoci e Quota 96.