Bin Laden rese pubbliche le sue lettere
Bin Laden, il principe del terrore che per anni è stato il ricercato numero uno dei servizi segreti americani, temeva che le sue conversazioni venissero ascoltate.
Il leader indiscusso di Al Qaeda aveva il terrore che fossero piazzate delle microspie anche su una delle tante mogli.
A rendere nota questa fobia di Bin Laden è stata la Cia che ha reso pubblico un manoscritto dello stesso leader di Al Qaeda.
La lettera, che è stata resa pubblica dalla Cia, risale al 2010.
Nella lettera Bin Laden scrive che una delle sue mogli, Um Hamza, prima che arrivi in uno dei suoi ultimi rifugi deve assolutamente privarsi di alcuni oggetti posseduti in Iran quali libri e vestiti.
Il leader indiscusso di Al Qaeda temeva che negli oggetti o nei vestiti di una delle sue moglie potessero essere state messe, dai servizi segreti statunitensi, delle cimici.
Bin Laden, inoltre, nella lettera spiegava che: “Alcune microspie, sono così piccole che potrebbero essere inserite in una siringa ed e’ possibile infilarle in una delle cose che si portano con sè”.
La Cia, subito dopo la pubblicazione della lettera di Bin Laden, ha anche detto che l’ex leader di Al Qaeda dal suo rifugio inviava i suoi ordini ai suoi adepti tramite delle missive.
Alcuni uomini appartenenti ad Al Qaeda rispondevano alle missive di Bin Laden chiedendo delucidazioni su come comportarsi e se potevano utilizzare lo stesso metodo di comunicazione utilizzato dal principe del terrore per comunicare con gli altri appartenenti all’organizzazione terroristica sparsi nei paesi arabi.