Italia & Dintorni

Terremoti in Italia: oggi nuova scossa tra Molise e Puglia

Terremoti-in-Italia-oggi-nuova-scossa-tra-Molise-e-Puglia

Oggi, 26 novembre 2013, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una nuova scossa di terremoto nel distretto sismico dei Monti dei Frentani ai confini delle regioni Molise e Puglia.

L’evento sismico, di magnitudo 2.0, è avvenuto ad una profondità di km. 10,8 ed è stato avvertito da seguenti comuni: Carlantino e Celenza Valfortore in provincia di Foggia e Campolieto, Casacalenda, Castellino del Abiferno, Monacilioni in provincia di Campobasso.

La protezione civile locale dopo le verifiche di rito ha constatato che il movimento tellurico non ha provocato danni né a cose né a persone.

Solo tre giorni fa una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 2.3, aveva interessato la Puglia ed in particolare il promontorio del Gargano senza però determinare alcun tipo di conseguenze.

Al momento non è possibile stabilire dove e quando un terremoto avverrà, ma in base a quanti eventi sismici sono avvenuti in una specifica zona è possibile indicare che grado di rischio che quell’area rientra.

Alcune zone dell’Italia come l’appennino, lo stretto di Messina, la zona limitrofa al vulcano Etna e le prealpi sono ritenute dagli studiosi ad alto rischio sismico.

In Puglia zone come il Gargano e tutto l’altopiano delle Murge sono classificate a medio rischio sismico.

In Italia c’è bisogno di una politica di prevenzioni ai disastri naturali che al momento non c’è.

Eventi disastrosi come l’alluvione dei giorni scorsi che ha colpito la Sardegna e anche la Calabria possono essere resi meno devastanti da una politica della conservazione del territorio che rispetti la natura che ci circonda senza stravolgerla con costruzioni selvagge.

Ad Olbia la città più colpita dall’alluvione in Sardegna la zona che ha subito più danni è stata un intero quartiere costruito abusivamente ed in seguito condonato.

In Puglia come in altre zone dell’Italia bisogna iniziare a costruire con più criterio e soprattutto attenendosi alle leggi antisismiche in vigore perchè cosi facendo si posso limitare le vittime da forti eventi sismici o atmosferici e quindi salvare delle vite umane.