Riforma pensioni Poletti 2015: ultime notizie rimborsi Inps, flessibilità precoci e Quota 96
Finalmente una buona notizia per i tanti pensionati italiani.
Dal 1 agosto 2015 l’Inps provvederà a rimborsare una cifra forfettaria di 796 euro dovuta per la mancata rivalutazione delle pensioni dal 1 gennaio 2012.
L’Inps provvederà al rimborso una tantum in seguito alla nota della sentenza della Consulta, che ha dichiarato qualche mese fa illegittimo il blocco da parte dello stato della rivalutazione delle pensioni.
L’Inps ha anche reso noto che il rimborso sarà previsto anche nel caso di eredi.
Il rimborso è pari a 796 euro per tutti i pensionati che percepiscono un assegno mensile non superiore ai 1.500 euro.
Per i pensionati che non superano i 1.500 euro mensili le novità non sono terminate, l’Inps ha anche reso noto che a partire dal 1 gennaio 2016 la pensione aumenterà di circa 42 euro.
Il rimborso una tantum versato dall’Inps sarà inferiore per le pensioni che superano i 1.500 euro lordi mensili fino a non spettare per i pensionati che percepiscono un assegno mensile che è pari a sei volte il valore minimo.
Intanto il governo Renzi ha superato il duro scoglio dell’approvazione della riforma della scuola al Senato.
Nei prossimi giorni i tecnici del ministero dell’economia e del lavoro potranno riprendere a lavorare sulle varie ipotesi in campo per cercare di modificare la tanto criticata legge Fornero.
In particolare, il ministro del lavoro Giuliano Poletti, vorrebbe istituire una modifica alla legge Fornero che determini più flessibilità in uscita da parte dei lavoratori come i precoci e i Quota 96 che hanno raggiunto il massimo dei contributi ma non il limite di età previsto dall’attuale riforma pensionistica.
I tecnici del ministero dell’economia e del lavoro stanno anche provando a trovare i fondi necessari affinché le modifiche sull’età pensionabile vadano in porto.