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Renzi contro i sindacati, è scandaloso ciò che è successo a Pompei e Alitalia

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Il premier Matteo Renzi attacca i sindacati per quello che è successo a Pompei e per i voli Alitalia bloccati.

Il Presidente del Consiglio ritiene che alcuni modi di fare vadano cambiati, anche per dare dell’Italia un’immagine diversa rispetto al passato.

2 mila turisti bloccati ai cancelli degli Scavi di Pompei senza la possibilità di entrare e tantissimi stranieri impossibilitati a poter raggiungere l’Italia per lo sciopero nazionale della più importante compagnia aerea non sono certo un buon bigliettino da visita per il nostro paese.

Matteo Renzi ha criticato duramente i sindacati per la scelta di indire un’assemblea sindacale nelle ore di punta di visita di Pompei e per lo sciopero Alitalia.

Il premier non ha peli sulla lingua e tira in ballo i sindacati per quando accaduto a Pompei dove tanti turisti sono rimasti fuori dai cancelli della zona scavi in attesa per ore, sotto il sole cocente, prima di entrare perché era in corso un’assemblea sindacale.

Matteo Renzi ha così commentato l’assemblea sindacale dei dipendenti degli scavi di Pompei: “Quanto è accaduto a Pompei, con l’assemblea sindacale che ha provocato la chiusura degli scavi mentre migliaia di turisti attendevano in coda sotto il sole, è scandaloso”.

Il presidente del Consiglio ha detto che il diritto allo sciopero o dell’assemblea sindacale è sacrosanto “ … ma c’è anche bisogno di buon senso e di responsabilità”.

Matteo Renzi ha sottolineato che non ha gradito anche lo sciopero dei dipendenti e dei piloti dell’Alitalia con la cancellazione di un numero molto elevato di voli che ha creato una serie di disservizi per i turisti stranieri che dovevano raggiungere le mete italiane delle loro vacanze.

Solo a Fiumicino, in seguito allo sciopero dei dipendenti di Alitalia, sono stati cancellati 80 voli e a Pompei erano circa duemila i turisti che erano in attesa di entrare agli scavi.

Matteo Renzi ha parlato del suo programma che prevede la diminuzione delle tasse nei prossimi anni, in particolare nel 2016 dell’imposte sulla prima casa quali Imu e Tasi e nel 2017 con la diminuzione dell’Irpef.

Renzi ha anche detto che il governo prevede di recuperare risorse con la lotta all’evasione fiscale.