Roma, giovane tunisino evaso da Rebibbia è stato fermato a Milano
E’ stato arrestato alla stazione di Piazza Garibaldi di Milano il ragazzo evaso dopo una visita medica all’ospedale Pertini.
Il ragazzo era appena arrivato ieri sera a Milano e stava cercando un posto dove dormire quando una pattuglia di servizio alla stazione lo ha riconosciuto.
Le foto dell’identikit dell’evaso erano state diffuse dai poliziotti di Roma tramite i social.
I poliziotti hanno fermato il ragazzo di 20 anni che in un primo momento ha cercato nuovamente di fuggire ma poi è stato bloccato definitivamente.
Le prime ricerche da parte dei carabinieri per catturare il giovane tunisino evaso dal carcere di Rebibbia si erano concentrate a Roma.
Subito dopo si è allargato il giro delle ricerche e la questura di Roma ha diffuso l’identikit in tutta Italia del ragazzo tunisino di soli 20 evaso mentre stava effettuando delle visite mediche al Sandro Pertini di Roma.
Ieri è arrivata la notizia della cattura dell’evaso.
L’uomo di origini tunisine era riuscito a raggiungere Milano dove è stato prima riconosciuto e poi bloccato da una pattuglia delle forze dell’ordine.
Ancora vane le ricerche del detenuto tunisino che è evaso facendo finta di sentirsi male dal carcere di Rebibbia a Roma.
Sembra che il giovane tunisino sia sparito nel nulla i carabinieri stanno setacciando tutta la zona nei pressi dell’ospedale Sandro Pertini, luogo da dove il tunisino è evaso.
Gli investigatori stanno anche perlustrando le zone periferiche alla capitale e presumendo che il ragazzo di soli 20 anni non si sia allontano di molto.
Un detenuto di vent’anni è riuscito ad eludere il controllo delle forze dell’ordine ed ad evadere.
E’ successo a Roma in circostanza tipiche di una trama di un film d’azione.
Il ragazzo ha finto di non stare bene ed è stato accompagnato all’ospedale Sandro Pertini dove è stato sottoposto alle visite del caso.
L’uomo di soli 20 anni è stato accompagnato all’ospedale il giorno di ferragosto ed è riuscito ad eludere il controllo della polizia penitenziaria intorno alle 17,00.
La notizia dell’evasione del tunisino di 20 anni è stata diffusa dal sindacato Cisl Fns che non ha specificato se per evadere il ragazzo ha aggredito un poliziotto di guardia.
Subito dopo la notizia dell’evasione, che si è diffusa in poche ore, è partita una maxi caccia all’evaso per tutta Roma e dintorni.
Il giovane era stato trasferito da soli due giorni dal carcere di Viterbo a quello Roma perché aveva aggredito una guardia penitenziaria ed in seguito ad una presunta lussazione alla spalla gli era stato concesso di essere visitato da un medico specializzato presso il plesso ospedaliero Sandro Pertini.
Costantino Massimo, segretario del sindacato che ha denunciato l’accaduto ha così commentato la situazione nelle carceri e l’evasione del detenuto tunisino: “Necessariamente rivedere le procedure di invio all’esterno per cure di detenuti, ampliando ulteriormente i servizi sanitari all’interno degli istituti penitenziari oppure costruire opportune strutture esterne tipo reparti detentivi, già in uso nel Lazio presso l’ospedale di Belcolle (Viterbo) o lo stesso Pertini, dove sono ricoverati detenuti con determinate patologie, essendo la sanità gestita direttamente dalle Regioni, al fine di evitare episodi del genere”.