Cancro, il segreto per sconfiggerlo è un gene del dna degli elefanti
I ricercatori americani che hanno fatto la sensazionale scoperta che nel Dna degli elefanti si nasconde un gene che può combattere una malattia così diffusa negli uomini come il cancro hanno dichiarato che però prima che si arrivi a risultati importanti si dovranno effettuare altri test.
I risultati ottenuti dallo studio americano che ha scoperto il gene presente negli elefanti che potrebbe rivoluzionare la lotta contro il cancro sono stati così commentati dal dottor Joshua Schiffman, oncologo di fama mondiale: “In base ad un ragionamento squisitamente logico, gli elefanti dovrebbero sviluppare un enorme quantità di tumori e, di fatto, dovrebbero oramai essere estinti a causa di un rischio così alto per il cancro. Noi pensiamo che la multipla espressione del TP53 ha in natura il significato di mantenere in vita questa specie”.
Le ricerche dell’uomo in questi ultimi anni si stanno concentrando su come riuscire a sconfiggere il male del secolo, il cancro.
Il cancro colpisce ogni anno milioni di persone al mondo e l’indice di mortalità di questa pericolosissima malattia è ancora altissimo.
Gli studiosi in questo ultimo periodo stanno studiando in modo particolare come reagisce a questa malattia l’organismo di parecchi animali.
L’ultima ricerca è stata condotta sugli elefanti.
Gli elefanti hanno nel loro DNA un segreto che se scoperto potrebbe cambiare la vita di molte persone.
Alcuni studiosi americani hanno constatato che questi enormi animali in pochissimi casi si ammalano di cancro.
Secondo i ricercatori americani gli elefanti raramente si ammalano di cancro per un particolare gene contenuto nel loro DNA.
Questo gene riesce a fungere da protezione delle cellule degli elefanti ed ad evitare che le stesse siano attaccate dal cancro.
Secondo i ricercatori americani questo particolare gene contenuto negli elefanti potrebbe, se isolato, essere molto importante anche per gli essere umani ed essere efficacissimo nella lotta contro il cancro.
La ricerca sugli elefanti è stata condotta dai ricercatori dell’University of Utah e dell’Arizona State University; il particolare gene che riesce a proteggere le cellule degli elefanti è stato chiamato dagli americani Tp53.
Secondo gli studiosi il gene che protegge gli elefanti è presente anche negli uomini ma in quantità nettamente minori rispetto a quelle contenute negli elefanti.
Negli elefanti il gene è presente in 38 tipi diversi mentre negli uomini solo in due.
Secondo lo studio americano la mortalità negli elefanti è molto bassa ed è pari al 5% rispetto a quella degli uomini che è molto superiore, il 25%.
Secondo i ricercatori americani il gene Tp53 contenuto in grosse quantità nel Dna degli elefanti è capace non solo di prevenire il cancro ma anche di distruggere le cellule malate che determinano l’insorgenza del tumore.
I ricercatori americani hanno studiato a fondo il Dna degli elefanti e sono arrivati alla conclusione che il gene Tp53 potrebbe essere molto importante per la lotta del cancro negli esseri umani.
Joshua Schiffman che ha condotto lo studio sugli elefanti ha spiegato che: “Gli elefanti non si fanno alcun problema a uccidere le cellule ‘sospette’. La natura ha già capito come prevenire il cancro, sta a noi imparare come i diversi animali affrontano il problema, in modo da poter adeguare tali strategie alla prevenzione del cancro nelle persone”.
Lo studio condotto dall’University of Utah e dell’Arizona ha determinato quasi gli stessi risultati di quello che è stato portato a termine da alcuni ricercatori dell’università di Chicago.
Secondo gli studiosi americani non solo gli elefanti posseggono questa quantità molto elevata di geni Tp53 ma anche altre specie di animali sono quasi immune al cancro.
I ricercatori americani hanno potuto constatare che oltre agli elefanti anche le balene ed alcuni tipi di topi posseggono questa caratteristica del Dna.