La Lego dice no Ai Weiwei i mattoncini non saranno forniti
Ai Weiwei non si è dato per vinto ed ha continuato ha lottare per ottenere quei mattoncini della Lego che gli serviranno per creare le sue bellissime opere in Australia.
L’artista cinese famoso in tutto il mondo ha deciso di mobilitare il popolo di internet per cercare di poter avere il materiale necessario, i mattoncini della Lego, per realizzare degli autoritratti.
Ai Weiwei ha allestito in vari paesi dei punti di raccolta dei mattoncini Lego e la risposta è stata incredibile.
La lego, una delle più famose aziende produttrici di giocattoli in particolare di costruzioni , non ha voluto fornire i suoi celebri mattoncini a Ai Weiwei un celebre artista cinese.
Ai Weiwei è anche noto per non essere sulla stessa onda con il governo del suo paese ed aveva deciso di creare, con mattoncini della Lego, una serie di opere che raffiguravano alcuni famosi personaggi nati in Australia.
Ai Weiwei con le sue opere d’arte che saranno esposte alla manifestazione “Andy Warhol/Ai Weiwei” che si svolgerà a Melbourne in Australia costruite con i famosi mattoncini della Lego voleva denunciare al mondo che ci sono alcuni paesi in cui non è ancora possibile liberamente esprimere le proprie opinioni.
Subito dopo la notizia che la Lego non avrebbe concesso gratuitamente la fornitura di mattoncini al dissidente cinese, sul web si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà per aiutare nel suo progetto Ai Weiwei.
Dopo qualche giorno lo stesso artista cinese da Berlino dove si trovava per un convegno ha dichiarato che è riuscito, grazie alla solidarietà del web, ha ottenere i mattoncini che serviranno per la costruzione delle sue opere a Melbourne.
Ai Weiwei ha dichiarato ai giornalisti che: “Ero praticamente spacciato anche perché si trattava di un lavoro piuttosto importante, ma internet è un po’ come una chiesa moderna, uno confessa al prete i suoi problemi e la comunità se ne fa carico e trova anche la soluzione”.
La Lego solo una settimana fa aveva diffuso la notizia che i sui mattoncini non sarebbero stati forniti al dissidente cinese perché non potevano essere utilizzati per “opere politiche”.
Ai Weiwei non si è dato per vinto ed ha chiesto l’aiuto ai suoi tantissimi fan che sono riusciti a raccogliere i soldi necessari per l’acquisto dei mattoncini.
La direzione della società danese che produce i famosi mattoncini ha ribadito: “di rispettare il diritto dell’individuo alla libera espressione creativa e non censura né proibisce un uso creativo del mattoncini. Ma l’azienda non si impegna né sponsorizza l’uso dei suoi prodotti in progetti e contesti di un’agenda politica”.
Sembrerebbe, secondo quanto detto dal dissidente cinese Ai Weiwei che i motivi del no della Lego alla fornitura di mattoncini siano altri.
La Lego ha degli ottimi rapporti commerciali con il presidente della Repubblica cinese tanto che la società danese realizzerà un parco giochi per i più piccoli a Shanghai una delle più grandi città della Cina che sarà chiamato Legoland.
Inoltre la Lego ha in mente di costruire una nuova fabbrica in Cina che dovrebbe essere inaugurata nel 2017.