Ecco un software italiano per ridare la vista ai ciechi con i suoni
Una studentessa di soli 25 anni della prestigiosa università di Modena e Reggio Emilia ha inventato un software che è di grande aiuto per le tante persone non vedenti. La ragazza, che è stata in grado di inventare questo magnifico software, si chiama Irene Lanza e si è laureata in ingegneria gestionale ed ha deciso di dar vita a questo importante progetto che si chiama Soundsight Training.
Irene Lanza ha reso pubblico il prototipo del software ma per fare in modo che il progetto possa continuare servono finanziamenti, per questo motivo ha iniziato sul blog Kickstarter una campagna di crowfunding. L’intenzione della ragazza è quella di raccogliere nel più breve tempo possibile 250 mila euro in modo che il software possa essere utilizzato da tutte le persone che vogliano farlo.
Irene Lanza ha così raccontato il suo prestigioso progetto: “Se tutto andrà secondo i piani dal 2017 il software sarà libero e open source. Oggi nel mondo c’è una ampia disponibilità di tecnologia, che viene usata soprattutto per l’intrattenimento. Il nostro obiettivo è, fedeli al trattato di Marrakech, favorire la circolazione e la diffusione di libri accessibili. Attualmente i non vedenti hanno accesso a una percentuale di libri stimata fra l’1 e il 5% di quelli presenti sul mercato”.
Il software che è stato interamente progettato da Irene Lanza ha la capacità di sensibilizzare l’orientamento delle persone non vendenti utilizzando le onde sonore. Irene Lanza ha anche rivelato che sarà possibile finanziare il progetto entro il prossimo 8 febbraio: “In questo momento lavoriamo su un prototipo dimostrativo già testato da non vedenti, che può essere utilizzato con un normale computer. Servono due periferiche: cuffie e microfono. Grazie al microfono il non vedente dà un input e ascolta il ritorno dell’eco in base all’ambiente simulato all’interno del software”.