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Pa, Renzi annuncia i dipendenti statali fannulloni, licenziati in 48 ore

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Il prossimo Consiglio dei Ministri che si svolgerà il 20 gennaio darà il via libera alla riforma della Pubblica Amministrazione.

Matteo Renzi ha annunciato che durante il Consiglio dei Ministri sarà approvato anche un decreto legge che prevede il licenziamento dei dipendenti fannulloni in sole 48 ore.

Il premier ha anche affermato che saranno i dirigenti statali a prendere i provvedimenti per i licenziamenti dei dipendenti fannulloni e se non lo faranno saranno suscettibili di sanzioni anche loro.

Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio a Tg5 sulla decisione di portare in Consiglio dei Ministri la proposta di poter licenziare in 48 i dipendenti che timbrano il cartellino e se ne vanno ha creato non pochi dibattiti politici ha creato un accesso dibattito.

Sulla questione è intervenuto subito la Confsal sindacato dei dipendenti pubblici che con il suo segretario Massimo Battaglia ha commentato la decisione di Renzi di dare la possibilità ai dirigenti pubblici di licenziare i dipendenti fannulloni.

Massimo Battaglia ha dichiarato che: “vogliamo ricordare al Governo che le norme già esistono e che sono già concrete e certe”.  L’Inps che sarà il nuovo organo per i controlli ai dipendenti malati ha già reso noto di essere pronto a gestire il nuovo incarico.

Matteo Renzi si scaglia contro i dipendenti furbi della pubblica amministrazione che timbrano il fatidico cartellino e invece di lavorare se ne vanno in giro per faccende personali. Il premier è pronto ad utilizzare il pugno duro contro i “truffatori” che lavorano nel pubblico e nel prossimo consiglio dei ministri di mercoledì si discuteranno alcune misure che prevedono la possibilità di licenziare il dipendente entro 48 ore.

Matteo Renzi ha chiarito, in una lunga intervista al Tg5, che anche il dirigente che non procederà al licenziamento rischia di essere “mandato a casa”. Misure dure quelle che si appresta ad adottare il consiglio dei ministri che cercheranno di evitare casi clamorosi come quelli avvenuti ai comuni di Sanremo e di Roma.

Il Consiglio dei Ministri approverà delle misure in Consiglio dei Ministri che consentiranno ai dirigenti, una volta colto in fragrante il dipendente che fa il furbetto, di poterlo licenziare immediatamente. Matteo Renzi ha anche detto che il governo intende rafforzare anche i controlli sulle visite fiscali che non saranno più di competenza dell’Asl ma dell’Inps.

Renzi ha detto al Tg5 che: “Chi va, finge, timbra e scappa deve essere sanzionato. Perché i dipendenti pubblici che fanno così distruggono la credibilità della Pubblica amministrazione”. Il presidente del Consiglio ha ricordato che lo scorso anno sono state viste immagini pazzesche come quelle di un dipendente del comune di Sanremo che timbrava in mutande e poi tornava tranquillamente a casa.

Scene, che secondo Renzi, non dovranno ripetersi più e che vanno sanzionate con il licenziamento immediato. Renzi vuole che da una media di 102 giorni attuali per provvedere al licenziamento di un dipendente pubblico si passi subito a solo due giorni.

Secondo una recente statistica sono 7 mila i provvedimenti disciplinari che si aprono nei confronti dei dipendenti statali ma solo 200, alla fine di una lunga procedura, portano al licenziamento del dipendente.