Le donne vedove sono più allegre meno stressate di quelle coniugate o single
Una ricerca sviluppata d alcuni studiosi dell’Università di Padova ha stabilito che le vedove soffrono meno di ansie e di stress delle donne della stessa loro età che sono single o coniugate. Lo stesso studio si è interessato anche di vedere come si comportato gli uomini e che ripercussioni hanno.
Lo studio ha analizzato che gli uomini si comportano in maniera completamente differente con tantissimi che soffrono di stress e di depressione.
La morte prematura di un coniuge è sempre una gravissima perdita. Restare soli, dopo essere vissuti con il proprio partner per un’intera vita, è una delle cose più dolorose che possono accadere ad un essere umano.
Però uno studio condotto da ricercatori Padovani della prestigiosa università della città veneta e dall’Istituto di neuroscienze del Cnr ha stabilito che le vedove sembrano godere di una salute di ferro rispetto ai vedovi o alle persone sposate ed ai single.
I risultati dello studio condotto dai ricercatori padovani sono stati pubblicati su una nota rivista scientifica ed hanno subito avuto un risalto mondiale.
La ricerca ha dimostrato che le vedove sono per il 25% meno depresse rispetto alle donne sposate e single. Mentre lo studio ha evidenziato che per l’uomo è il contrario. Il vedovo risente molto di più della mancanza di una donna ed è molto più fragile e cade più spesso in depressione rispetto agli uomini sposati o single.
La ricerca è stata resa pubblica sul “Journal of Women’s Health“. I ricercatori hanno effettuato test su 1.887 individui suddivisi in 773 uomini e 1154 donne che avevano un’età superiore ai 65 anni.
Dei 1.887 persone, che si sono sottoposte ai test, più del 50% degli individui, per esattezza il 50,3%, erano coniugati. Delle 50,3% coniugate che si sono sottoposte ai test 59,9% erano uomini e 40,1% erano donne.
Dei 1.887 individui che hanno partecipato ai test solo l’8% non si era mai sposato di cui il 27,8% erano uomini e il 72,2% erano donne.
Il restante 41,7% erano vedovi di cui il 15,6% erano uomini e l’84,4% erano donne. Tutti i partecipanti ai test partecipavano al Progetto anziani della regione Veneto. I test e le ricerche sulle 1.887 persone sono durati 4 anni.
Lo scopo della ricerca era quello di capire se vi era una corrispondenza sullo stato civile degli individui e la loro salute.
Una delle ricercatrici che ha svolto lo studio è stata Caterina Trevisan che ha spiegato come si è sviluppata la ricerca: “L’analisi delle differenze di genere nel rapporto tra lo stato civile e le fragilità è una questione interessante che deve essere ancora pienamente chiarita. Lo scopo del nostro studio è stato quello di esaminare l’associazione tra lo stato civile e l’incidenza della fragilità in una coorte di uomini e donne anziani monitorati per oltre 4 anni. I nostri risultati contrastano in parte con quelli di lavori precedenti che indicano un effetto lieve, ma comunque protettivo, del matrimonio su mortalità, stato di salute e pericolo depressione, nelle donne come negli uomini. Tuttavia studi sociologici hanno già suggerito che il non essere sposati è una condizione più svantaggiosa per i maschi rispetto alle femmine, e che all’opposto il matrimonio protegge più gli uomini delle donne”
Secondo gli studiosi lo stato civile delle persone che hanno un’età superiore ai 65 anni può essere determinante per l’insorgenza di alcune malattie specifiche.
In particolare gli uomini, secondo questo studio, se sono single rischiano di essere stressati. Le vedove invece godono migliore salute e sono meno stressate di quella sposate e single.
Caterina Trevisan ha anche specificato che: “Livelli di istruzione più alti e uno stato socio-economico migliore, riscontrati fra le donne single, possono riflettere una condizione sociale che favorisce un maggiore benessere psicologico e fisico”.
La ricerca padovana ha anche spiegato il perché il vedovo è risultato essere il soggetto più stressato: “Mentre per l’uomo avere accanto una compagna significa poter contare su qualcuno che si prende cura di lui in casa e nelle questioni di salute, le donne sposate hanno più probabilità di vivere una situazione stressante, restrittiva e frustrante. Sono necessarie ulteriori ricerche per vedere se i recenti cambiamenti nella nostra struttura sociale influenzeranno l’impatto dello stato civile sull’insorgenza di fragilità”.