Carrieri sul tax day, Bari per tassazione immobili ai primi posti delle città più care in assoluto d’Italia
Il consigliere comunale e metropolitano Carrieri fa un’analisi dettagliata sulla percentuale di tassazione immobiliare di Bari rispetto alle altre città d’Italia.
Carrieri sottolinea, con il seguente comunicato, come Bari sia una delle città più care in assoluto d’Italia e l’attuale sindaco di Bari non fa nulla per diminuire la pressione fiscale.
“Hanno poco da festeggiare, il 16 Giugno, i contribuenti baresi.
Anche quest’anno, a causa di aliquote IMU e TASI ai massimi di legge, Bari si piazza ai primi posti della classifica delle Città italiane più care d’Italia per tassazione sugli immobili, come provato dall’ennesima analisi/studio fiscale (questa volta la rilevazione è della UIL).
La classifica UIL delle città italiane in cui il costo Imu-Tasi è più elevato, vede infatti al primo posto Roma (2.064 euro), seguita da Milano (2.040), Bologna (2.038), Genova (1.775), Torino (1.745), mentre Bari si “piazza” al sesto posto con ben 1.702 euro di media IMU. Al di là delle consuete considerazioni sulla negatività di un’elevata pressione fiscale per famiglie e imprese (che nulla potranno festeggiare…), è sopratutto da ribadire che anni (ormai) di tasse costantemente ai massimi, hanno portato la nostra Città in una grave spirale economica recessiva, come comprovato dai tassi deflattivi (-0,8%) registrati a Bari a partire dalla fine del 2015 e sino a tutt’oggi.
Ci siamo sgolati (e ci sgoleremo ancora) col Sindaco di Bari per spiegargli la nocività delle politiche fiscali dell’Amministrazione Comunale e per esporgli che l’unica ricetta contro la deflazione che attanaglia ormai Bari è il drastico taglio delle tasse comunali. Realizzabile con una cospicua riduzione della spesa corrente e/o con la vendita di alcuni asset patrimoniali”.