Erano sulle sue tracce da un pò di tempo gli uomini dell’antiterrorismo parigino, adesso il complice del terrorista Mohamed Lahaouiej Bouhlel che ha ucciso a Nizza con un camion 84 persone ha un nome ed un cognome. Si chiama Choukri Chafroud, originario della Tunisia che fino al 2014 risiedeva in un paese della provincia barese, Gravina in Puglia, fino a quando si è nuovamente trasferito nel salento a Crispiano. Era a Nizza su quel maledetto camion bianco anche lui la sera della tragedia.
La sua fitta corrispondenza con Bouhlel rintracciata attraverso la messaggistica di Facebook segna chiaramente il progetto criminale che i due stavano covando già da un anno. I due comunicavano liberamente anche per telefono, sono più di cento le telefonate intercorse tra loro. Gli uomini dell’antiterrorismo di Parigi, che in questi giorni stanno collaborando con la Digos del capoluogo pugliese, non hanno più dubbi sul loro coinvolgimento dopo aver trovato messaggi di questo tenore: “Devi caricare il camion e riempilo di 2 mila tonnellate di ferro”- dice Choukri a Bouhlel e poi continua suggerendogli di “tagliare i freni” un finale che termina con questa assicurazione di Choukri “io resterò a guardare”. Ma chi altro c’è dietro il complice di Bohulel che ha vissuto nel territorio italiano? Si sta lavorando per scoprire ogni minimo dettaglio e informazione che possa condurre ad una eventuale organizzazione terroristica. Al momento nelle mani degli investigatori sono finiti tutti i tabulati delle telefonate di Choukri. Da questo filone di indagini trapelano interessanti informazioni che collegano il tunisino a soggetti di nazionalità albanese trapiantati in Puglia ed altri connazionali. E’ certo che a breve salterà fuori tutta la verità.