Bari, sindaco Decaro rivelazione choc, “ho pensato al peggio persino di suicidarmi”
Una rivelazione che farà molto discutere quella del primo cittadino di Bari, Antonio Decaro.
Subito dopo la notizia che i sindaci di due importantissime città quali Sala (Milano) e Raggi (Roma) risultano essere iscritti nel registro degli indagati, Antonio Decaro da presidente dell’Anci ha voluto dire la sua: “Sala e Raggi rimangano al proprio posto: l’apertura di una indagine non è la colpevolezza, si diventa colpevoli quando uno viene condannato”.
Decaro fu indagato nel 2011 per abuso d’ufficio a seguito di una presunta raccomandazione di suo cugino per un concorso all’Arpa Puglia.
Il sindaco di Bari è stato assolto definitivamente nel 2015.
Antonio Decaro ha raccontato i suoi pensieri e il suo stato d’animo durante i lunghi anni del processo di primo grado: “A me è successo di essere indagato di aver pensato anche al peggio, persino al suicidio. Oggi lo dico pubblicamente dopo averlo confessato agli amici. Trovarsi in televisione per una indagine su una questione per la quale non avevo fatto nulla, tanto che poi sono stato assolto con rito abbreviato subito dopo, non è bello. Ti ritrovi sotto una pressione mediatica alla quale non sei abituato, quella esperienza mi ha fortificato. Poi mi sono ritrovato candidato contro il pm che mi aveva indagato e con cui abbiamo costruito anche un buon rapporto di natura personale”.
Decaro ha anche detto che: “Questa esperienza la voglio lasciare ai sindaci e a chi amministra: può capitare, noi firmiamo migliaia di atti, ci occupiamo di tutte le attività quotidiane, di tutte le articolazioni della macchina amministrativa comunale e ovviamente ne siamo responsabili, ma l’apertura di una indagine non è la colpevolezza”.