Compra la casa di un disabile all’asta per poi restituirgliela: “Puoi viverci per sempre senza pagare una lira”
Non chiamatelo angelo, non chiamatelo mecenate. Lui, anonimo livornese dalla grande sensibilità, ha semplicemente aiutato chi, in un momento di difficoltà, aveva urgente bisogno di un sostegno. Non un aiuto qualsiasi, sia chiaro. Il misterioso benefattore, venuto a sapere che un disabile stava per perdere la casa, ha deciso di comprarla per poi metterla a disposizione del primo proprietario. Ma andiamo per gradi. La vicenda, raccontata sulle pagine del Corriere.it, vede protagonista il 46enne Alessandro D’Oriano – disabile al 75 per cento che ha perso il lavoro e che doveva far fronte alle tante necessità quotidiane con la sola pensione di 257 euro al mese -, un misterioso benefattore e il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che nonostante il ruolo apparentemente marginale è stato fondamentale: ha messo in contatto i due.
Mister X, così è stato ribattezzato sul Corriere, ha chiesto che il suo nome non finisse sulle pagine del giornale. “Quando si fa del bene lo si fa e basta – ha detto – senza pubblicità, senza altri fini, come un imperativo categorico”. Nonostante la richiesta il suo gesto è già sulla bocca di tutti nella città. Quel disabile, a seguito della perdita del lavoro, non è stato più in grado di pagare il mutuo e, terrorizzato dall’ormai imminente pignoramento dell’abitazione, è stato colpito da un ictus. Il benefattore, evidentemente commosso, ha chiamato il sindaco Nogarin che lo ha messo in contatto con il fratello di Alessandro. In pochi giorni ha preso la decisione: ha comprato quella casa all’asta giudiziaria per poi metterla a disposizione dello sfortunato primo proprietario, che potrà rimanervi per sempre senza pagare una lira di affitto: “Se un domani vorrà acquistarla di nuovo la riavrà al prezzo che l’ho pagata io – ha detto ai familiari -, altrimenti potrà restarci a vita”.
Ora Alessandro, ricoverato all’ospedale di Volterra per una riabilitazione lunga e difficile, dovrà concentrarsi soltanto sul recupero delle proprie forze. “Ho conosciuto di persona il benefattore, è un uomo sensibile, ero presente quando ha acquistato all’asta la casa del mio cliente – racconta l’avvocato Francesco Tanzini – è rimasto colpito dalla storia di Alessandro D’Oriano, che oltretutto ha perso il lavoro ingiustamente e per questo abbiamo fatto causa, e ha voluto fare qualcosa di importante per lui. È completamente disinteressato, non ha secondi scopi se non quello di dare una mano ad Alessandro”. A dare l’inaspettata notizia ad Alessandro è stato il fratello Francesco. “L’ho visto sorridere ed era tanto che non accadeva – racconta -. È una cosa straordinaria. Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto”.