Il tanto atteso Def, documento economico finanziario, del 2014 è stato prima approvato dal Consiglio dei Ministri e poi presentato in conferenza stampa due giorni fa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma  sembra non contenere nulla di specifico riguardante le pensioni e prepensionamenti.

L’unica dichiarazione in  questi ultimi giorni sulle pensioni, poco rassicurante, è stata fatta dal Ministro del Lavoro Poletti che ha categoricamente detto che la legge Fornero non sarà toccata.

Quindi nessuna rivoluzione ma subito, per il Ministro Walfare, bisogna porre rimedio al problema degli esodati che Poletti ha sottolineato essere  gravissimo.

Sugli esodati, che sono un numero molto folto di lavoratori mai censiti che sono rimasti “grazie” all’entrata in vigore della legge Fornero senza nessun tipo di sostentamento, senza pensione, avendo maturato i contributi, ma all’improvviso non avendo più i requisiti anagrafici e senza lavoro, il 14 aprile doveva essere discusso il disegno legge presentato da Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, ma la discussione è stata rinviata.


Stamane però per tutta la categoria degli esodati è giunta una buona notizie entro la fine del mese di aprile è in itinere  una riunione tra parti sociali e governo per trovare una definitiva soluzione alle rimostranze di questo foltissimo gruppo di lavoratori.

Per il prepensionamento degli statali al momento è tutto fermo in attesa del ritorno a breve sulla scena politica del Ministro della Pubblica Amministrazione Madia, che è diventata mamma tre giorni fa.

L’idea del prepensionamento in massa dei dipendenti pubblici, si parla di un numero vicino alle centomila unità, ha raccolto pareri positivi e negativi nel mondo politico.

La prima domanda che tutti si pongono è dove sarà possibile trovare la copertura finanziaria per un’operazione del genere?

Per questo motivo da giorni sulla proposta sta lavorando lo staff della Ragioneria di Stato altro motivo di discussione è se estendere la pensione anticipata anche ai privati ,come sollecitato più volte anche dall’Onorevole Cesare Damiano, per non creare disuguaglianze tra lavoratori.

Un prepensionamento anche per i dipendenti privati potrà essere una soluzione per il problema degli esodati ed anche per la categoria dei lavoratori precoci che hanno raggiunto da tempo il massimo dei contributi che però secondo la tante volte nominata riforma Fornero non possono accedere alla pensione perché non ancora in possesso del requisito anagrafico.