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Caso di malasanità, nessun problema in gravidanza, ma al parto il bimbo muore

Parto finito in tragedia: muore il neonato, i genitori denunciano i medici e scattano due inchieste. Accanto alle indagini della magistratura, infatti, l’Asl Napoli 3 Sud manderà i suoi esperti per verificare «la correttezza delle procedure», come da prassi in questi casi. Omicidio colposo è l’ipotesi di reato per la quale la Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte di un neonato, quattro chili di peso, avvenuta nel pomeriggio di martedì nella sala parto dell’ospedale San Leonardo di Castellammare.

Questa mattina saranno iscritti nel registro degli indagati i nomi dei membri dell’equipe medica che hanno preso parte alle concitate e drammatiche fasi del parto, concluso purtroppo con la morte del bimbo. Un atto dovuto che permetterà agli inquirenti il prosieguo dell’inchiesta, la nomina dei periti e la fissazione dell’autopsia, che probabilmente si terrà domani all’obitorio del cimitero stabiese, dove è stato trasferito il corpicino senza vita del bambino. Subito dopo il parto, infatti, i parenti del piccolo hanno chiamato carabinieri e polizia, che hanno subito sequestrato la salma, il cordone ombelicale e la cartella clinica.

Nel frattempo, sono stati identificati tutti i medici, le ostetriche e gli infermieri almeno 5, in servizio su due turni che hanno avuto un ruolo nelle fasi della tragedia e questa mattina gli esperti della Procura di Torre Annunziata indicheranno i nomi degli indagati al sostituto procuratore Silvio Pavia, del pool di magistrati guidato dal procuratore Sandro Pennasilico e dall’aggiunto Pierpaolo Filippelli, che coordina le indagini. Eutalia Esposito e Salvatore Ercolano sono i due medici indicati in denuncia dai genitori del piccolo. I due esperti ginecologi coordinano il reparto di Ginecologia della struttura sanitaria stabiese, uno degli ospedali campani con meno parti cesarei, e dunque considerato anche tra le eccellenze della sanità regionale proprio in virtù di questi numeri.

Ma secondo i genitori del piccolo morto durante il parto il 24enne Francesco Graziuso e la 23enne Anastasia Iovane proprio il parto naturale sarebbe stato la causa del decesso del neonato. Secondo una prima ricostruzione, la gravidanza della giovane Anastasia era considerata «regolare» e dunque «non a rischio». Di conseguenza, era stato predisposto tutto per il parto naturale, ma improvvisamente le contrazioni si sarebbero fermate e, con la testa del feto ormai quasi fuori, il parto si sarebbe interrotto. Le varie manovre dei medici, però, non hanno permesso la nascita del piccolo, che sarebbe morto in quelle fasi.

«La direzione sanitaria chiede il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità accerti quanto è successo. Bisogna fare massima chiarezza sulla vicenda, valutando anche l’ipotesi di sospensione immediata dei medici coinvolti qualora emergessero responsabilità evidenti». L’Asl Napoli 3 Sud ha subito disposto un’inchiesta interna, parallela a quella degli inquirenti. Nel frattempo, tramite il figlio, proprio la Esposito ha chiarito in un lungo post su Facebook che a quell’ora era «in abiti da lavoro e ancora al reparto, cercando di gestire e coordinare al meglio le attività, essendo strapieno. Nello stesso pomeriggio sono nate altre tre vite, solo una con cesareo. Sono vicina alla donna e al marito che soffrono la triste perdita».