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Una fine terribile doveva essere una gita tranquilla, un’intera famiglia distrutta, frana alla Solfatara, muoiono padre, madre e il figlio di 11 anni

Il giorno dopo l’emergenza maltempo, c’è stata una frana alla Solfatara di Pozzuoli: tre turisti di Torino, in viaggio nell’area flegrea, sono caduti nel cratere. Distrutta una famiglia intera. Nell’incidente, infatti, sono morti un uomo di 45 anni, la moglie di 42 anni e il figlio di 11 anni, tutti di Torino; un altro loro figlio di 7 anni si è salvato. Non ci sono altre persone in pericolo.

Sul posto i vigili del fuoco, che hanno chiuso gli accessi all’area, dove si trova anche un’ambulanza del 118, il magistrato per i rilievi necessari, gli agenti del commissariato di polizia di Pozzuoli e il sindaco Vincenzo Figliolia, insieme con i tecnici del comune flegreo.

Al momento è ancora in fase di ricostruzione la dinamica dell’incidente: non è chiaro se i tre siano morti in seguito alla caduta, di circa un metro e mezzo, o in seguito alle esalazioni. Secondo fonti della Solfatara, il figlio della coppia avrebbe oltrepassato una zona interdetta, di “sabbie mobili”, con terreno friabile da dove provengono forti esalazioni di gas e perdendo i sensi. I genitori sarebbero caduti con lui nel cratere che si è aperto sotto i loro piedi, vicino alla caldaia, nel tentativo di raggiungere il bimbo. Il padre, nel tentativo di tirarlo su è stato risucchiato e, a sua volta, la madre ha cercato di aiutare il marito: entrambi sono stati sopraffatti dalle esalazioni. Inevitabile la tensione per una tragedia enorme.

«Ho visto un bambino scappare piangendo, non pensavo di trovarmi di fronte alla più brutta tragedia della mia vita», racconta Diego Vitagliano, pizzaiolo napoletano sul lungomare di Pozzuoli molto famoso nel settore e tra gli appassionati. Vitagliano era alla Solfatara per fare un sopralluogo di lavoro: il 19 settembre, ifnatti, avrebbe dovuto cucinare una pizza geotermica nell’ambito della manifestazione di Malazé. Ma si è trovato di fronte a una famiglia distrutta: «Sono sotto choc, una fine terribile per quella che doveva essere una gita tranquilla».