Lecce, poliziotto aggredito in carcere da un detenuto barese
Un nuovo episodio di violenza nei confronti di un agente della Polizia Penitenziaria si è verificato nella giornata odierna nella sezione di alta sicurezza presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola a Lecce.
Protagonista dell’aggressione un detenuto quarantenne di origini baresi che, mentre si apprestava a lasciare la sezione leccese per essere trasferito, ha chiesto di poter salutare gli amici – anch’essi detenuti – e lasciar loro, in ricordo, qualche effetto personale.
Una pratica tassativamente vietata dal regolamento tanto che, al diniego dell’agente che lo accompagnava, ha fatto seguito una violenta azione di “riscossa”. Così. mentre un altro detenuto è sopraggiunto in soccorso del suo sodale, costringendo con la forza il poliziotto a restare immobile, il compagno ha agito indisturbato portando a compimento i propri intenti.
L’uomo è stato comunque tradotto in altro Istituto non prima però di essere stato denunciato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, mentre l’agente ha fatto ricorso alle cure dei sanitari presso il nosocomio leccese.
Il fatto desta non poche preoccupazione negli addetti ai lavori, soprattutto in giornate di festività in cui il personale in servizio è, fisiologicamente, ridotto al minimo sindacale.
“Quanto accaduto stamane – commenta Ruggiero D’Amato, vice segretario regionale OSAPP – ci indigna in quanto è la cartina di tornasole di un disagio, quello della Polizia Penitenziaria, che si fa sempre più dilagante se non assordante. Il detenuto protagonista dell’aggressione al collega – continua D’Amato – è stato già segnalato per tentativo di evasione.
Seppur la tensione è stata domata dalla professionalità dei colleghi in servizio, sempre troppo pochi e con mezzi inadeguati a mio modesto avviso, resta l’esigenza impellente di un intervento più poderoso da parte delle Istituzioni deputate (DAP e Ministero in primis) in quanto la cosiddetta vigilanza dinamica, di recente introduzione, pone in essere una miriade di problemi alla sicurezza dell’intero sistema carcerario e di chi vi opera al suo interno.
Pertanto – conclude il vice segretario regionale OSAPP – ribadisco l’urgenza della istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta chiamata a far luce sulle carenze che da anni denunciamo, localmente ed a livello nazionale anche per bocca del nostro Segretario Generale, dott. Leo Beneduci”.