Matteo Renzi è vincente anche dopo le sconfitte di Livorno e Perugia
Il risultato del Partito Democratico in questo ultimo turno delle elezioni è suscettibile a critiche per l’inaspettata sconfitta a Livorno e Perugia.
Soprattutto Livorno città da sempre rossa dove è nato il PCI.
Dal dopoguerra ad oggi nella città toscana mai un sindaco di diversa colorazione da quella rossa era salito sul gradino più alto della città.
Ma c’è sempre una prima volta ed infatti a vincere il ballottaggio a Livorno è stato il candidato del Movimento Cinque Stelle Filippo Nogarin che al ballottaggio era arrivato con solo il 19% dei consensi contro il 40% del suo rivale del Pd Marco Ruggeri.
Filippo Nogarin ha vinto entrano nella storia il ballottaggio a Livorno tenutosi lo scorso 8 giugno anche grazie all’alleanza post primo turno con l’estrema sinistra rappresentata dalla lista civica Buongiorno Livorno.
A Perugia altra città da sempre rossa dopo settanta anni di incontrastato dominio il Pci ora Pd ha perso lo scrigno più alto della città per l’inaspettata vittoria di Andrea Romizi del centrodestra.
Sicuramente le sconfitte di Livorno e Perugia sono una brutta batosta per l’aria di estrema sinistra del Partito Democratico ma non per Matteo Renzi che poco centra con quell’aria anzi è più ricolto alla conquista dei voti di centro rispetto a quelli di estrema sinistra.
Sicuramente l’ascesa dell’ex sindaco di Firenze, prima con la vittoria delle primarie a segretario nazionale del Partito Democratico, in seguito a Presidente del Consiglio ha di fatto “rottamato” l’estrema sinistra del Pd avvicinando il partito sempre più al centro.
Proprio questo sfondamento al centro del Pd e le innate capacità comunicative del nuovo leader incontrastato del Pd hanno permesso il grandissimo successo alle scorse europee quando con il 41,5% dei voti è stato quasi doppiato il rivale Beppe Grillo.
A Matteo Renzi poco importa perdere gli ultimi affezionati del Pci e quindi essere sconfitto a Livorno e Perugia ma è importante essere il primo partito socialdemocratico presente al parlamento europeo.