Pepsi condannata al pagamento di una multa di 840 milioni di euro, per colpa di una segretaria distratta
Una delle migliori segretarie della direzione generale della Pepsi ha commesso un gravissimo errore. La donna, con tantissimi anni di esperienza, ha ritirato la posta e ritenendo che una lettera ricevuta non avesse alcuna importanza, ha deciso di cestinarla.
La lettera, invece, era importantissima, perché era una citazione a giudizio nei confronti della multinazionale americana di bibite e snack.
Due imprenditori del Wisconsin, Charles Joyce e James Voigt, avevano chiesto l’intervento della giustizia americana per verificare il plagio della Pepsi a una loro acqua purificata venduta con il nome di Aquafina.
In seguito al ricorso presentato dai due imprenditori il tribunale aveva inviato una lettera nella quale convocava la Pepsi all’udienza per plagio che doveva tenersi dopo qualche mese.
La segretaria, forse sbadatamente, ritenendo la stessa lettera senza alcuna importanza ha deciso di cestinarla.
Il risultato è stato che nessun legale della Pepsi si è presentato all’udienza e la famosa azienda produttrice di bibite è stata condannata a un risarcimento danni di oltre un milione di dollari, 840 milioni di euro.
La Pepsi ha fatto sapere che pagherà il dovuto e anche non ha nessuna intenzione di licenziare la segretaria.