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Elezioni in Umbria, dramma nel Pd, Zingaretti pensa che la colpa sia di Renzi, mentre alcuni dem bocciano la maggioranza con il M5S

Una sconfitta pesante difficile da digerire quella subita dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico in Umbria.

In casa Pd, dopo la batosta elettorale, si inizia a cercare e analizzare i motivi della bruciante sconfitta.  Uno dei primi esponenti del Pd a parlare è stato il presidente dei Senatori Andrea Marcucci: “È una sconfitta evidente, che non avrà conseguenze sul governo, ma impone una riflessione ben più approfondita sulle alleanze”.

In particolare il Presidente dei senatori Pd, molto vicino a Renzi ma che non ha voluto abbandonare i Dem ha parlato della coalizione nata in Umbria. “Il matrimonio tra Pd e M5s in Umbria mette in evidenza tutti i limiti di alleanze costruite all’ultimo minuto e senza contenuti. Mi auguro che in vista delle prossime regionali, il Pd discuta meglio con i territori se sia o meno il caso di presentarsi in coalizione. Meglio misurare il rapporto con i 5 stelle al governo e solo dopo decidere cosa fare. Il Pd ha ancora un asso nella manica: non diluire o peggio disperdere la vocazione maggioritaria”.

Nicola Zingaretti invece sembra dare la colpa della sconfitta in Umbria a Matteo Renzi: “La sconfitta alla Regione Umbria dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare”. “Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni (il riferimento è a Matteo Renzi), il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”.

Poi  il segretario Dem conclude la sua analisi: “Ovviamente rifletteremo molto su questo voto e le scelte da fare, voto certo non aiutato dal caos di polemiche che ha accompagnato la manovra economica del Governo. Sicuramente anche se in una situazione difficile è stato giusto metterci la faccia e combattere. Organizzeremo l’opposizione in Consiglio Regionale e nella società per contrastare questa deriva”.