Enea: il tesoro nascosto di scarti elettrici che valgono 19 miliardi di euro
Vari studi in questi ultimi mesi vengono resi noti sull’ambiente ed in particolare sullo smog e su come meglio smaltire i rifiuti.
L’ambiente va tutelato con l’immissione di meno smog nell’aria e con uno smaltimento corretto dei rifiuti.
Il futuro è nel riciclo dei rifiuti che oltre a permettere di vivere in città molto più pulite consente di recuperate un numero imprecisato di materie prime che attualmente vanno al macero che però potrebbero essere riutilizzate.
In Italia non vi è al momento un grosso impulso verso il riciclo dei rifiuti: in molte città, soprattutto al sud, stiamo agli albori della raccolta differenziata e del recupero delle materie prime.
L’Enea ha recentemente pubblicato uno studio che ha confermato che i rifiuti nascondo un vero e proprio tesoro nascosto.
Secondo la ricerca di un gruppo di studiosi dell’Enea il materiale tecnologico, vecchi computer, cellulari ed altre apparecchiature contengono una miniera di metalli preziosi quali oro e argento.
I rifiuti tecnologici, denominati Raee, al momento nel mondo variano come quantità dai 30 ai 50 tonnellate che vengono destinate al macero e con il passare degli anni sono destinati ad aumentare.
Tutte le apparecchiature tecnologiche contengono delle schede che hanno una piccola quantità di oro e argento che se venissero smaltite nel modo idoneo porterebbero ad un recupero di ben 320 tonnellate del metallo più prezioso l’oro e 7.000 tonnellate d’argento una fortuna che ha un valore immenso di più di 15 miliardi di euro.
Il dato più imbarazzante però è che di questo enorme quantitativo di ora ed argento solo il 15% viene recuperato il resto va al macero.
Uno studio del Politecnico di Milano ha approntato un macchinario che riesce a smaltire in modo separato le schede elettroniche dal resto dell’apparecchiatura e che presto sarà utilizzato in maniera più continuativa.