Italia & Dintorni

Reppucci: l’ira delle mamme dei tossicodipendenti dopo le dichiarazioni choc

Reppucci-l-ira-delle-mamme-per-le-dichiarazioni-schock-dell-ex-prefetto-di-Perugia

Antonio Reppucci resterà nella storia di Perugia per le sue dichiarazioni choccanti che in un baleno hanno fatto il giro d’Italia  determinando il suo siluramento.

Continuano a suscitare polemiche le dichiarazioni dell’ormai ex prefetto di Perugia Antonio Repucci durante la famosa conferenza stampa tenutasi a Perugia lo scorso 20 giugno.

Antonio Reppucci ha sostenuto al cospetto di una platea di personalità istituzionali e giornalisti  presenti alla conferenza stampa che se una madre non si accorgesse che il figlio si droga e meglio che si suicidi.

La risposta del Ministro degli Interni Angelino Alfano non si è fatta attendere.

Alfano, con un’ordinanza a doc, ha sollevato dall’incarico istituzionale Antonio Reppucci nominando al suo posto il vice prefetto Tiziana Tombesi originaria di Macerata ma da tempo trasferita nel capoluogo umbro.

Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi è subito intervenuto via Twetter sull’incidente “diplomatico” causato dalle frasi “infelici” di Antonio Reppucci ritenendole inaccettabili e congratulandosi della pronta risposta del governo grazie all’intervento del ministro Alfano che ha rimosso da qualsiasi incarico istituzionale l’ex prefetto di Perugia.

Reppucci il giorno dopo le nefaste dichiarazioni ha dichiarato che le sue frase non volevano offendere nessuno per servivano a spronare le famiglie a fare di più per prevenire il fenomeno della droga che a Perugia ha raggiunto livelli inaccettabili.

Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, pur dissociandosi dalle gravi frasi di Antonio Reppucci ha chiesto di abbassare i toni.

Molte sono state le mamme che vivono una situazione di grosso tormento che hanno dei figli tossicodipendenti che hanno replicato duramente alle frasi dell’ex prefetto Riccucci ritenute fuori luogo e irrispettose nei confronti di interi nuclei familiari che vivono nel dolore e che combattono quotidianamente per uscirne.