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Mare Mostrum: ecco quali sono i reati più compiuti contro i nostri mari

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Legambiente ha portato a termine uno studio sui reati che avvengono sui nostri mari e sulle adiacenti coste.

Il dato che emerge è scioccante con 40 reati commessi al giorno accertati dalle varie capitanerie di porto per un totale nel 2013 di un numero impressionate di infrazioni pari a 14.504.

Il reato che viene compiuto più abitualmente è la pesca di frodo che copre quasi il 42% delle infrazioni commesse.

Solo nel 2013 dagli uomini delle diverse capitanerie di porto e dagli agenti della finanza sono stati sequestrati una cifre enorme di pescato illegale pari a un milione e seicentomila chilogrammi.

Le regioni che commettono più frequentemente questo tipo di reato sono la Puglia, la Campania e la Sicilia.

Il 22% dei reati accertati riguarda il versamento in mare di scarichi fognari o addirittura di idrocarburi che determino l’inquinamento dei nostri mari e la morte della fauna e della flora marina.

Legambiente nel dossier preparato sullo stato dei nostri mari e delle nostre coste ha anche voluto mettere in evidenza che il sistema di depurazione italiano fa acqua da tutte le parti tanto che solo il 78% del nostro territorio possiede degli impianti adeguati.

L’Italia più volte è stata sollecitata dalla comunità europea ad adeguarsi alle normative di Bruxelles sulla depurazione delle acque reflue ma al momento tutto è sembrato invano.

Legambiente ha anche stilato la lista dei 5 ecomostri più orribili presenti sulle nostre coste che sono in ordine di classifica i ruderi di una costruzione mai finita a pizzo Sella a Palermo, un hotel costruito adiacente al mare ad Alimuri a Vico Equense a Napoli, un villaggio turistico mai terminato sui laghi di Lesina a Foggia in Puglia ed ultimo ma comunque orribile da vedersi i pilastri dell’Aloha mare ad Acireale in Sicilia.