Flavio Briatore, apre una pizzeria a Montecarlo e si scatena il web, cosa è accaduto alle pizze
Flavio Briatore, in questo momento di grossissima crisi economica che lo sta coinvolgendo come proprietario di locali notturni, ha deciso di ampliare il campo e ha aperto una pizzeria a Montecarlo.
Flavio Briatore apre una pizzeria, mostra le pizze ma il web si dice disgustato
Flavio Briatore ha aperto una pizzeria a Montecarlo la cui location è meravigliosa come tutti gli altri suoi locali.
I terrazzi hanno vista splendide e il personale è tutto accogliente e sembra vincitore di concorsi di bellezza.
Il locale, che si chiama Crazy Pizza, è ineccepibile ma il problema c’è ed è anche rilevante: la pizza.
Dopo che sono state postate foto del locale, del personale sono poi state postate foto anche delle pizze ma i commenti raccolti sul web sono andati tutti in una direzione. Non c’è nulla di invitante in quella pizza che sembra anemica dall’impasto al colore del pomodoro, rigida come se fosse stata impastata con il cemento.
Tra i tantissimi commenti: “Embè e sta zozzeria me la chiami pizza?!”, o, ancora: “Vedendo queste pizze penso che Briatore abbia ancora tanto da fare”, “Ma perché non ha assunto un pizzaiolo?”, “Mia mamma con 5 euro la fa più buona”, “Pane azzimo condito come pizza”, “Flavio è passato dall’essere sostenitore del Made in Italy a fautore del Made in USA, questa pizza può piacere solo agli stranieri“, “Indecente e dall’aspetto per nulla invitante”, “Un disco di pasta non deve girare così e lo dico da pizzaiolo“.
Flavio Briatore attacca i politici “questo è il virus del panettiere”
Flavio Briatore è fuori di sé dalla rabbia per la linea che sta seguendo il governo a proposito delle chiusure delle discoteche.
Briatore ha detto: “Questo è un provvedimento acchiappa voti, perché le discoteche non sono chiuse, loro non hanno il coraggio per chiuderle: le hanno lasciate aperte impedendo però di andarci a ballare che poi è un po’ come tenere aperti i ristoranti impedendo alla gente di andarci a mangiare”.
E poi ha anche aggiunto: “Volevano trovare un capro espiatorio simbolico e l’hanno trovato nelle discoteche. Come la vedono loro, sembra che questo virus agisca solo di notte e non di giorno, potrebbero ribattezzarlo il virus del panettiere: che si alza la notte per lavorare e dorme di giorno. Questi qui sono degli incapaci: anche quando hanno riaperto dopo il lockdown avevano ideato delle misure che di fatto impedivano ai ristoranti di lavorare come il plexiglass o i tre metri tra i tavoli. Hanno fatto così con un po’ tutte le attività, anche quelle industriali e ora stanno facendo lo stesso con le discoteche”.
Briatore è pessimista e ritiene che non ci sarà alcuna ripresa: “La ripresa come la vedo? Non ci sarà: quelli al governo continueranno a promettere cose finché questo Paese non andrà in bancarotta”.
E poi continua: “A questo punto speriamo arrivi una Troika e ci levi di mezzo questo governo perché sicuramente andrà solo peggio. Questi qui poi, non prendono mai una posizione vera. Le discoteche o le chiudi o le lasci aperte, invece usano queste formule paracule che non hanno senso perché è come se ti dicessero ‘tu puoi andare al ristorante ma non puoi mangiare’“. Briatore dice anche: “la gente ormai si è resa conto che al governo ci sono persone che è la prima volta che lavorano in vita loro, ministri incapaci. Io non so quanto dura questo governo ma finché dura sarà un disastro e una catastrofe: vanno avanti a decreti e non passano più dal parlamento, c’è una specie di golpe”.
“Le regole sono normali negli altri posti problemi non ne abbiamo, il punto è che solo in Italia decidono queste restrizioni dal giorno alla notte. Anche a Monaco le discoteche sono chiuse, si è trattato però di una regola chiara fatta fin dall’inizio ed è finita lì”.