Chanel Totti, Selvaggia Lucarelli “ad Aurora Ramazzotti fatta la stessa cosa dal settimanale Oggi”, alla Lucarelli risponde il direttore
Il polverone sollevato dalla foto in copertina pubblicata dal settimanale Gente della tredicenne Chanel Totti, figlia di Ilary Blasi e Francesco Totti non accenna a placarsi.
Sulla questione è intervenuto il Telefono azzurro, il Moige, movimento dei genitori, i genitori di Chanel Ilary Blasi e Francesco Totti e, infine il direttore di Gente Monica Mosca che ha spiegato che l’intento del giornale era solo quello di valorizzare la donna e la famiglia.
Spiegazione che in tanti non hanno accettato.
Selvaggia Lucarelli contro il settimanale Oggi
Selvaggia Lucarelli, dopo che è venuta fuori questa questione, ha tirato fuori dall’archivio una foto simile che fu scattata nel 2011 all’allora quindicenne Aurora Ramazzotti che veniva ripresa dal lato b in spiaggia nell’acqua e il titolo la paragonava alla mamma, Michelle Hunziker.
Selvaggia Lucarelli ha sottolineato come , nonostante fosse stata sbattuta sui giornali una ragazzina, minorenne, fotografata senza pixell nessuno si era stupito o lamentato e aveva sollevato lo stesso polverone che oggi, nel 2020 è stato sollevato per la figlia di Totti. E allora la Lucarelli si è chiesta se non venga riservato un trattamento diverso e una sensibilità diversa in base al soggetto e alla famiglia di appartenenza.
Selvaggia Lucarelli ha scritto così: “Estate 2011, Aurora Ramazzotti aveva 15 anni. Nessuno fiatò. E la lista sarebbe lunga … Forse, o forse se sei figlia di Francesco Totti c’è una sensibilità in più. Chissà“.
E’ intervenuta anche Aurora Ramazzotti che, tirata in causa, ha sottolineato come quella foto e le conseguenze che ne siano derivate, le sta pagando ancora oggi perché non fu bello per lei essere sbattuta così sui giornali e, soprattutto essere messa a confronto con la mamma. Ma Aurora Ramazzotti ha detto che, secondo lei, allora non se ne parlò così tanto e non ci fu tanta gente a scandalizzarsi perché non c’erano i social e ogni cosa rimaneva più in sordina.
Aurora Ramazzotti ha scritto così: “Non erano tempi social per questo nessuno fiatò. Non credo che solo perché nessuno si è ribellato all’epoca debba normalizzarsi una cosa che è sbagliata. Questa cosa (come tante altre analoghe) ha inciso indelebilmente sulla mia crescita e non auguro a nessuno di passare quello che ho passato io. Ne sto pagando i conti ancora adesso. Benché concordo col fatto che oggi ci si indigni troppo per tutto penso ci siano alcune cose per cui BISOGNA indignarsi. I ragazzini (e non solo) sono già traviati da ideali inesistenti che gravano sul loro benessere mentale. Questo potrebbe essere un piccolo passo verso un cambiamento che merita di avvenire da tempo”.
La risposta del direttore di Oggi a Selvaggia Lucarelli
Tirata in causa da Selvaggia Lucarelli è intervenuto il direttore di Oggi che aveva pubblicato la foto della quindicenne Aurora Ramazzotti e ha scritto così: “Quello che posso dire è che quella cover io non l’avrei fatta e qui mi fermo. Per ciò che riguarda invece gli altri scatti del 2011 di Oggi con Michelle Hunziker e la figlia Aurora Ramazzotti, che sono circolati sui social, francamente non li ricordavo, ma sono andato a controllare scoprendo – e tengo a dirlo in modo molto chiaro – che non si trattava di una copertina. Anche perché non avrei mai messo in copertina due persone di spalle. Può darsi che si trattasse di un servizio interno o di una foto di Aurora e mamma uscite sul sito. Sul nostro sito del resto ci sono 28 pagine dedicate ad Aurora Ramazzotti. Inoltre titolavamo sui costumi uguali tra madre e figlia, e non mi pare che ci fossero allusioni di alcun tipo. Poi, se uno le vuole vedere sono fatti suoi. Tengo a dire anche con chiarezza che mai sul giornale da me diretto, e soprattutto in copertina, madre e figlia sono state in qualche modo fisicamente paragonate. In generale, va detto che i figli e le figlie dei super-famosi sono purtroppo destinati a subire le pressioni mediatiche di siti e giornali; non è un’esclusiva italiana, avviene in tutto il mondo. Spetta a noi giornalisti rispettare le persone, oltre alle regole della deontologia, della Carta di Treviso e soprattutto del buon gusto”.